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BIOMONITORAGGIO DEI GRADIENTI DI CONTAMINAZIONE DELL'ARIA DI SALERNO

Il biomonitoraggio della qualità dell’aria dell’area urbana e industriale di Salerno sarà effettuato attraverso la determinazione delle concentrazioni dei metalli pesanti (MP) di maggiore rilevanza tossicologica (As, Pb, Zn, Cd, Cr, Cu, Ni, Hg) e di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) nelle foglie del leccio, quercia mediterranea sempreverde. La specie scelta come biomonitore è utilizzata ampiamente nelle alberature stradali e generalmente presente all’interno di parchi e giardini nelle città campane. Il leccio è stato a lungo studiato ed è stata dimostrata la sua elevata capacità di accumulare nelle foglie inquinanti inorganici ed organici presenti nell’aria. La particolare morfologia fogliare rappresenta un ottimo sistema di intrappolamento del particolato aerotrasportato e quindi di accumulo di inquinanti; inoltre, la presenza di queste piante in ambienti urbani ed industriali, ad elevato inquinamento, dimostra la loro notevole resistenza. Le concentrazione misurate, confrontate con quelle rilevate in area remota, non esposta direttamente a fonti inquinanti, consentiranno di definire gradienti spaziali e temporali di contaminazione. I siti di studio dovranno essere selezionati secondo le seguenti tipologie:Parchi pubbliciStrade a diversa tipologia e flusso di trafficoSiti interessati da impianti industriali, in zone periurbaneSiti dove l’esposizione può creare ricadute su soggetti particolarmente sensibili della popolazione (ospedali, scuole, ecc.)Aree remote di controllo Per Salerno è già stato effettuato su alcuni siti un biomonitoraggio nel 2002 di metalli pesanti e nel 2005 di IPA, e per entrambe le tipologie di inquinanti sono stati evidenziati gradienti spaziali di contaminazione. Il protocollo per la raccolta delle foglie e per l’analisi di metalli pesanti e di IPA nei campioni vegetali è quello standardizzato dall’unità di ricerca e riportato in lavori precedenti (Alfani et al. 2000, 2005). Le foglie campionate in ogni sito da un congruo numero di alberi, devono essere essiccate e polverizzate per l’analisi dei metalli pesanti, congelate per l’analisi degli IPA. Per l’analisi dei metalli si procede ad una mineralizzazione con HNO3 e HF in rapporto 2:1 in forno a microonde e successiva determinazione delle concentrazioni mediante spettrometria ad emissione ottica al plasma ad accoppiamento induttivo. Per l’analisi degli IPA si procede ad un’estrazione per sonicazione in miscela diclorometano-acetone e successiva determinazione delle concentrazioni per spettrometria di massa.Tutto il progetto di biomonitoraggio sarà condotto secondo le metodologie standardizzate e validate da organi competenti nazionali (APAT) ed internazionali (EPA, UE). Aspetto di rilievo del progetto è la valenza del biomonitoraggio di questa area che fornendo dati reali di esposizione, costituisce un efficace mezzo per fare chiarezza e per disporre di una effettiva valutazione dell’impatto determinato dalle emissioni antropiche sugli organismi ed anche sull’uomo.

DepartmentDipartimento di Chimica e Biologia "Adolfo Zambelli"/DCB
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost8.479,15 euro
Project duration7 November 2014 - 7 November 2016
Proroga7 novembre 2017
Research TeamBALDANTONI Daniela (Project Coordinator)
ALFANI Anna (Researcher)
BELLINO ALESSANDRO (Researcher)
MORELLI RAFFAELLA (Researcher)
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