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LINEE DI POLITICA ECCLESIASTICA NAZIONALE ED EUROPEA E RIFORMISMO COSTITUZIONALE E AMMINISTRATIVO DELLA CHIESA ITALIANA. I NESSI LE RELAZIONI
i Papi Benedetto XVI^ e Francesco, forti della garanzia di cui all’art. 17 Trattato Lisbona, hanno avviato un radicale processo di modifica delle norme canoniche sui beni ecclesiastici e sugli enti investiti della gestione finanziaria.Con una revisione del diritto vaticano in materia.La filosofia della riservatezza ha ceduto il passo all’accettazione dei controlli europei sugli enti e le istituzioni finanziarie;alla valutazione, da parte di arbitri secolari esterni e internazionali, delle regole di funzionamento degli istituti confessionali (l. 222/1985) preposti alla raccolta e gestione delle risorse “in entrata” e di quelle in “uscita”. Circolazione di capitali e investimenti esterni o esteri vengono tutti monitorati secondo regole di trasparenza europee. Anche se letture banalizzanti di questo processo di rinnovamento vedono il suo avvio co-determinato dall’emergenza della Chiesa chiamata a fronteggiare comportamenti di suoi appartenenti finiti sotto la lente del giudice penale nazionale (scandalo Mons. Scarano) ciò che importa è l'uniformazione ai requisiti di legalità, conformità e trasparenza richiesti in Europa da parte delle norme di gestione degli enti/istituti finanziari vaticani al servizio della missione di carità della Chiesa. Questa ricerca sta monitorando le diverse tappe di questo percorso riformista.La prima tappa:l’adozione degli strumenti di coo-perazione penale e giudiziale come la Convenzione monetaria con l’Unione Europea del 2009. Il proseguimento (2012): la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di narcotici e sostanze psicotrope e adesione tanto alla Convenzione Internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo quanto alla Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale.Nel contempo, agli standards europei si conformava la Legge n. CXXVII (Legge 127/2010 Stato della Città del Vaticano) modificata nel 2012, in quanto non in linea con gli standards del Comitato Moneyval del Consiglio d’Europa. Investito l’ultimo del compito di saggiare la virtuosità dei Paesi attivi sui mercati finanziari in base delle misure antiriciclaggio adottate al fine di includerli o escluderli dalla “white list” dei Paesi OCSE affidabili in materia di operazioni e transazioni finanziarie internazionali.L'impegno della Chiesa ha portato frutto tant’è che già il primo Mutual Evalutation Report di Moneyval (4 luglio 2012), ma ancor di più il Progress Report (Moneyval dic. 2013 ) contengono un giudizio positivo nei confronti della S. Sede.Una situazione che – così i redattori del RAPPORTO - lascia prevedere che ulteriori prove di aderenza agli standards finanziari internazionali saranno registrate dal Report Moneyval a fine 2015.Ulteriori novità legislative hanno visto la luce in data 11 luglio 2013: normative di diritto penale sostanziale e processuale (LL.. nn. VIII e IX), e altre in materia di sanzioni amministrative (Legge N. X) e, infine, il Motu Proprio «sulla giurisdizione degli organi giudiziari dello Stato della Città del Vaticano in materia penale» nonché,a inizio agosto,il Motu proprio del Papa su «Prevenzione e contrasto del riciclaggio, del finanziamento del terrorismo e della proliferazione di armi di massa» che sostituisce la l. CXXVII del 2010. Di rilievo la parallela creazione di nuovi organismi di governo come la “struttura di coordinamento per gli affari economici e amministrativi", una sorta di super-ministero vaticano dell’Economia nonché l'accelerata riforma della Curia Vaticana guidata dal c.d. “C9” il Consiglio di Cardinali formalmente istituito dal Papa con un suo chirografo il 28 settembre 2013. Tutti elementi di progresso della struttura di governo ed economica della Chiesa italiana con cui la legislazione negoziata nazionale deve sapere mettersi al passo a cominciare dalla revisione della l. 222/85.
Department | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Principal Investigator | D'ANGELO Giuseppe | |
Funding | University funds | |
Funders | Università degli Studi di SALERNO | |
Cost | 2.138,60 euro | |
Project duration | 7 November 2014 - 6 November 2016 | |
Research Team | D'ANGELO Giuseppe (Project Coordinator) ELEFANTE CARMELA (Researcher) FOLLIERO Maria Cristina (Researcher) VECCHIO CAIRONE Ivana (Researcher) |