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ARTISTI FIAMMINGHI E OLANDESI IN ITALIA (1550-1650)

Nel 1620 Giulio Mancini nelle sue Considerazioni della pittura evidenziava la presenza di «molti franzesi e fiamenghi» nella città di Roma, prendendo coscienza di un fenomeno di migrazione iniziato nella seconda metà del Cinquecento quando artisti da tutta Europa si muovevano verso l’Italia per apprendere il rinnovato linguaggio rinascimentale. Si assistette così ben presto a un radicamento di artisti stranieri sul territorio italiano, non limitato alla sola città pontificia, ma espanso a tutta la penisola, con particolare privilegio nel Meridione per la città di Napoli. Il fenomeno, colto immediatamente dalla letteratura artistica coeva, è stato nel tempo indagato soprattutto in virtù delle grandi personalità artistiche come ad esempio quella del fiammingo Pieter Paul Rubens, per il quale il soggiorno italiano fu fondativo del successivo percorso in patria. Molto è ancora da comprendere però dei meccanismi che permettevano l’insediamento degli stranieri in città e della rete di protezione che forniva loro la possibilità di installarsi in luoghi abitativi protetti. La ricerca ha quindi l’obiettivo di definire la presenza degli artisti fiamminghi e olandesi in Italia tra 1550 e 1650 indagando la rete di alleanze che costituisce il tessuto connettivo nel quale la comunità si muoveva in terra straniera. Attraverso due casi studio privilegiati, lo stampatore belga Nicolas van Aelst (Bruxelles 1526 ca.-Roma 1613) e il pittore olandese Gerrit van Honthorst (Utrecht 1592-1656), si sonderanno le strategie di lavoro di due importanti protagonisti operanti su medium artistici diversi: l’incisione e la pittura. Entrambi negli anni di permanenza in Italia sapranno cogliere al meglio le occasioni che riserverà loro la committenza, individuata tra i vertici della società del tempo, come il cardinal Del Monte o i banchieri Giustiniani. Le due carriere poste a confronto consentiranno di approfondire le dinamiche dei trasferimenti culturali tra Nord e Sud nell’Europa del Secolo d’oro.

DepartmentDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost1.520,00 euro
Project duration7 November 2014 - 6 November 2016
Proroga7 novembre 2017
Research TeamLORIZZO Loredana (Project Coordinator)
PAVONE Mario Alberto (Researcher)
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