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HAITI: RACCONTARE LA POSSESSIONE. IL CASO MAYA DEREN

Diamo una sintesi della ricerca in corso in tutta la sua complessiva articolazione.1. La Columbia University e l'attività di Franz Boas e Melville Herskovits. E' stata inizialmente la grande università newyorkese ad avviare le ricerche su Haiti e sono stati loro, i padri fondatori dell'antropologia americana, ad aprire questo campo di ricerca su cui lavorare e dove inviare i loro allievi.Quindi la prima questione riguarda l'idea di "antropologia" che viene prodotta alla Columbia, a quale di alterità si pensa e che tipo di ricerca avevano in mente in quegli anni i fondatori della scuola.2. Numerosi ricercatori vengono inviati sul campo dalla Columbia. Noi ci occuperemo di Zora Neale Hurston che va ad Haiti negli anni Trenta; Katherina Dunham sul "campo" negli anni Quaranta.3. Per il decennio successivo, gli anni Cinquanta, si incrociano ad Haiti due percorsi ancora diversi: una straordinaria cineasta, Maya Deren, e uno dei maggiori rappresentati dell'etnologia francese, Alfred Métraux che arriva sul campo accompagnato da un'altro straordinario personaggio di etnologo e scrittore, Michel Leiris.In questo schema che abbiamo costruito, vorremmo occuparci di Maya Deren.Ebrea polacca trasferita a New York dove viene acclamata come cineasta d'avanguardia e i cui film sperimentali sono apprezzati nei maggiori e migliori i circoli intellettuali cosmopoliti del mondo – da Londra a Parigi, da New York dove vive a Berlino.Ovviamente parliamo di un successo d'élite, cioè riferito a una selezione significativa di pubblico che per un verso la rende famosa agli esperti, per un altro non le spiana la strada all'industria cinematografica che invece mira a parametri comunicativi del tutto diversi.Per sopravvivere, Maya Deren, farà anche una sorta di segretariato per Katherine Dunham, che ha utilizzato invece la sua esperienza ad Haiti per "folklorizzare" o "estetizzare" le danze del vudù. Dopo un periodo di collaborazione, tra le due c'è la rottura e Maya Deren cerca un campo di lavoro per nuove ispirazioni.Le viene incontro un'altro straordinario personaggio, un eminente antropologo e eccezionale pensatore che è riconosciuto come uno dei padri fondatori dell'ecologia: Gregory Bateson.E così, Maya Deren, negli anni Cinquanta grazie al sostegno di Gregory Bateson, elabora un progetto di ricerca su Haiti, utilizzando il cinema come metodo di ricerca. Il progetto viene presentato alla fondazione Guggenheim che lo finanzierà interamente (anche grazie ai buoni auspici di Bateson).Così Maya Deren andrà ad Haiti per rimanerci a lungo: viene iniziata al vudù, diventa sacerdotessa e farà opera di proselitismo. Intanto però realizza straordinarie riprese e importanti documenti filmici.Muore nel 1961.Tutte le sue carte, lettere, diari di viaggio e taccuini etnografici che la madre è riuscita a reperire dopo la sua morte, quasi tutte relative agli ultimi anni della sua vita, sono stati depositati alla Boston University Mugar Library Howard Gotlieb Archival Research Center.E si tratta di una fonte indispensabile per poter proseguire il lavoro.Quindi, questo terzzo "movimento" della ricerca su Haiti, verte sull'analisi delle carte della Deren depositate al Gotlieb Archival Research Center. Il che comporterà un periodo, di almeno tre settimane da passare a Boston, per poter studiare l'archivio.L'originalità del lavoro è tanto nel progetto (intrecciare le storie di ricercatori che hanno scelto di "raccontare" la loro esperienza chi con il romanzo come Zora Hurson, chi con la danza come Katherine Dunham, chi con il cinema, come Maya Deren, chi con i classici strumenti dell'antropologia, come Métraux), ma anche fare un lavoro di archivi e di inediti che potrebbero riservare sorprese o offrire documenti mai utilizzati.Di questo lavoro un'anticipazione è stata realizzata per il primo numero della rivista del Cnr «Visual History». Un altro approfondimento apparirà nel n. 9 della rivista «Testi e Linguaggi» del dipartimento di lingue ...

DepartmentDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost1.520,00 euro
Project duration7 November 2014 - 6 November 2016
Research TeamDE MATTEIS Stefano (Project Coordinator)
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