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INDICATORI PER LA RILEVAZIONE E L¿ANALISI DELLA QUALITÀ AMBIENTALE DEL COMUNE DI CAPACCIO

Ai fini della costruzione di una carta tematica della qualità ambientale rappresentativa della realtà territoriale del comune di Capaccio, si procederà suddividendo il territorio in oggetto in più sub aree mediante il seguente procedimento:- partizione del territorio in tre grandi fasce con andamento nord-sud, delimitate rispettivamente dalle curve altimetriche dei 10 e dei 50 metri;- ulteriore frazionamento del territorio in sub aree al fine di ottenere una adeguata disaggregazione territoriale finalizzata alla rappresentazione dei dati ambientali. Si passerà, poi, all’individuazione di indicatori ambientali, ovvero dati e parametri utili alla valutazione qualitativa o quantitativa delle condizioni ambientali e socio-economiche di un sistema territoriale. Numerosi studi riguardano la definizione ed il significato degli indicatori di qualità ambientale. Una prima grande distinzione è effettuata tra indicatori relativi a fenomeni direttamente misurabili (ad esempio fenomeni fisici come le emissioni di CO2) ed altri a fenomeni non misurabili in maniera diretta (ad es. comportamento di gruppi umani in relazione ad un dato ambientale) ma che possono essere espressi quantitativamente con riferimento ad un'appropriata scala di intensità. Inoltre, gli indicatori possono essere classificati ed organizzati secondo un modello di causalità uomo-ambiente. A questa tipologia appartiene il modello PSR (indicatori di Pressione, di Stato, di Risposta), elaborato dal canadese A. Friend negli anni Settanta, che mette in evidenza le relazioni tra i sistemi ambientali e le attività antropiche. Negli anni ‘90 il modello PSR fu adottato dall'OCSE e successivamente modificato dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite che, nel sistema di classificazione degli indicatori, inserì gli indicatori “determinanti” (driving forces), cioè i fattori socio-economici che causano pressioni ambientali. Nella seconda metà degli anni ’90 l'Agenzia Ambientale Europea adottò uno schema di classificazione più completo, il modello DPSIR (indicatori Determinanti, indicatori di Pressioni, indicatori di Stato, indicatori di Impatto, indicatori di Risposta), oggi molto utilizzato per classificare gli indicatori di qualità ambientale.In sintesi, gli indicatori determinanti riguardano le attività socio-economiche che causano le pressioni ambientali; gli indicatori di pressione descrivono azioni dell'uomo che direttamente causano modifiche sullo stato delle componenti ambientali; gli indicatori di stato rappresentano condizioni della qualità delle componenti ambientali; gli indicatori di impatto descrivono modifiche di stato per effetto delle pressioni antropiche; gli indicatori di risposta sono relativi ad azioni umane intraprese per risolvere un problema ambientale.La ricerca si basa sul modello DPSIR ampiamente adottato in ambito europeo negli studi di settore.Saranno presi in considerazione i seguenti indicatori:Indicatori determinanti−fattore demografico −estensione delle superfici artificiali Indicatori di pressione−cave, prelievi di acque o sabbie−rete fognaria −discariche di RSU e nei corsi d’acqua−industrie inquinantiIndicatori di stato−qualità dei corsi d’acqua naturali , delle acque superficiali e di falda−qualità dei suoli in ambito di agricoltura intensiva, estensiva irrigua e del sottosistema agricolo di collina−qualità dei suoli in serre e in allevamenti zootecnici−biodiversità−vulnerabilità idrologica e da frane Indicatori di risposta−aree sottoposte a tutela paesaggistica e a vincolo funzionale−ulteriori areali vincolati−Zone di Protezione Speciale−Siti di Interesse ComunitarioGli indicatori individuati saranno inseriti in una matrice appositamente predisposta relativa alle sub-aree del comune di Capaccio e, opportunamente pesati, consentiranno la costruzione della Carta della qualità ambientale.

DepartmentDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost1.720,00 euro
Project duration7 November 2014 - 6 November 2016
Research TeamRIITANO Mariagiovanna (Project Coordinator)
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