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LA DISCLOSURE QUALITY

La ricerca intende fornire un contributo alla letteratura esistente, proponendo modelli di misurazione del livello di disclosure obbligatoria e volontaria sia delle imprese sia delle amministrazioni pubbliche.Pertanto, il progetto sarà articolato in due filoni di ricerca.Il primo filone di ricerca concerne la disclosure obbligatoria e volontaria veicolata dalle imprese. In particolare, la ricerca sarà focalizzata sulle imprese non quotate ossia delle piccole e medie imprese costituenti l’ossatura del tessuto economico italiano poiché la maggior parte degli studi pubblicati sul tema ha avuto a oggetto imprese quotate. Si noti che di rado la letteratura si è occupata della disclosure delle piccole imprese e ancora più limitato è il numero di studi aventi a oggetto la disclosure obbligatoria e volontaria delle imprese in crisi.Le fasi sono di seguito illustrate:1. review sistematica della letteratura sul tema della disclosure delle imprese, avente la finalità di individuare le diverse impostazioni teoriche adottate, gli approcci metodologici impiegati e i modelli statistici implementati. L’analisi sarà condotta individuando i principali contributi pubblicati sul tema della disclosure mediante l’inserimento di opportune parole chiave riconducibili al tema nei seguenti database: Scopus, Isi ed Ebsco. L’obiettivo perseguito in questa fase è focalizzare e circoscrivere il tema, sviluppando le domande di ricerca e le ipotesi formulabili;2. raccolta di materiale empirico, costituito da bilanci, relazioni periodiche e altri report riferiti a campioni di imprese opportunamente configurati;3. selezione degli item da analizzare e determinazione di un indice di disclosure per ciascuna impresa esaminata;4. analisi delle relazioni esistenti tra l’indice di disclosure e alcune variabili esplicative, adottando diversi modelli statistici;5. analisi dei risultati e conclusioni della ricerca.Il secondo filone di ricerca concerne la disclosure dei bilanci delle amministrazioni pubbliche, focalizzando in particolare l’attenzione sugli enti locali e sulle università che negli ultimi anni sono stati interessati da incisivi provvedimenti di riforma che hanno interessato sia la disclosure obbligatoria (impianto contabile e struttura dei prospetti di bilancio), sia la disclosure volontaria (report riguardanti le funzioni svolte dagli organi di indirizzo politico- amministrativi a beneficio delle diverse categorie di stakeholder). Per quel che concerne la disclosure obbligatoria, l’attenzione sarà focalizzata sull’analisi degli effetti originati dalla recente modifica dell’impianto contabile nonché sulle forme di comunicazione concernenti la governance (basti pensare agli obblighi legati all’Amministrazione trasparente). Per quel che concerne il crescente ricorso alle forme di disclosure volontaria, esso si relaziona alla progressiva esplicitazione del concetto di accountability, che ha implicato la necessità di adottare una prospettiva d’indagine più ampia, tale da coinvolgere forme di comunicazione ulteriori rispetto a quella tradizionale basata sui bilanci.Il fil rouge che lega disclosure obbligatoria e volontaria è, quindi, l’accresciuta esigenza di chiarezza e comprensibilità dei risultati conseguiti dalle amministrazioni pubbliche (veicolati principalmente dai documenti di bilancio) in modo da migliorare il dialogo con le diverse categorie di stakeholder. In questa ottica, inoltre, assume un rilievo fondamentale il sito web dell’amministrazione pubblica, che si configura quale principale veicolo di dialogo con i cittadini.Le fasi in cui si articolerà questo secondo filone della ricerca sono sostanzialmente simili a quelle descritte per le imprese, introducendo le opportune varianti per tener conto del diverso contesto in cui operano le aziende pubbliche e della più ampia prospettiva d’indagine che si intende adottare.