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AZIONE REVOCATORIA FALLIMENTARE PER LA DICHIARAZIONE D'INEFFICACIA DEI PAGAMENTI. ONERE DI ALLEGAZIONE E NUOVE ECCEZIONI IN GRADO DI APPELLO.

Nel contesto normativo e giurisprudenziale innanzi descritto, il progetto di studio e ricerca si propone di approfondire la disciplina delle allegazioni di parte e delle eccezioni, in grado di appello, nell’ambito delle azioni revocatorie fallimentari.Lo studio partirà dall’esame delle diverse fattispecie concrete realizzatesi in materia fallimentare ed in particolare di quella relativa alle rimesse in conto corrente bancario. Al curatore del fallimento incombe l'onere di fornire la prova della natura solutoria del versamento, nonchè del presupposto della stessa, costituito dall'esistenza di uno scoperto del conto. L’eventuale contestazione da parte della banca della natura solutoria della rimessa non integra, infatti, gli estremi dell'eccezione in senso sostanziale, in quanto tende a negare l'esistenza dei presupposti per la revocatoria del versamento e si traduce, quindi, nella contestazione del titolo posto a fondamento della domanda, con la conseguenza che l'onere probatorio rimane fermo a carico dell'attore.In sintesi, la negazione della natura solutoria delle rimesse bancarie impugnate sembra non integrare un'eccezione in senso proprio, risolvendosi nella contestazione del titolo posto a fondamento della domanda; ne consegue che ogni vizio di tale titolo può essere rilevata, d'ufficio, dal giudice ed eccepita anche in sede di gravame, sempre che le circostanze da cui risulti emergano da atti ritualmente acquisiti nelle precedenti fasi processuali e la relativa deduzione, in quanto volta ad ottenere la riforma della sentenza appellata, sia contenuta nel relativo atto d'impugnazione. Questo è solo uno degli aspetti concreti da cui da cui partire per operare una valutazione sistematica della questione, al fine di chiarire un aspetto fondamentale nella regolamentazione dell’onere di allegazione e delle nuove eccezioni in grado di appello.