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LA FIGURA DEL CHISCIOTTE IN ALCUNI MOMENTI DELLA FILOSOFIA SPAGNOLA DEL '900

Il lavoro prende impulso da due importanti ricorrenze recentissime: nel 2014, il centenario della pubblicazione delle "Meditacione del Quijote" di José Ortega y Gasset; nel 2015 i 400 anni dalla pubblicazione della seconda parte del capolavoro di Cervantes. Con la figura del Chisciotte la cultura spagnola dei primi del '900 si è significativamente misurata, in una prospettiva che dà conto anche dei principali orientamenti teorici che, all'epoca, in essa più fortemente agivano. Mi riferisco al dibattito (non raramente configuratosi in forme di aperta e aspra polemica) circa il 'futuro' della Spagna e della sua cultura, considerata quale elemento da salvaguardare e coltivare nella sua 'purezza' (come nel caso di Miguel de Unamuno) o, di contro, quale patrimonio da aprire alla feconda contaminazione con il pensiero europeo, e specialmente tedesco (come nel caso di Ortega y Gasset). In tale prospettiva, la ricerca intende ricostruire e analizzare tale dibattito, mettendo in luce originalmente come il richiamo alla figura del Chisciotte (rispetto al quale non si può non menzionare un riferimento più diretto nel dialogo con Ortega, come lo scrittore Francisco Navarra Ledesma, o le posizioni dell'allieva di Ortega, Maria Zambrano) agisca crucialmente rispetto a tematiche centrali quali il rapporto tra pensiero e azione e il ruolo etico-politico del pensiero. Il lavoro porterà alla pubblicazione di contributi, in forma di saggi o di un volume. A tal fine, sarà necessario recarsi in Spagna, per ricerche da svolgersi in particolare presso la Fondazione Ortega y Gasset y Gregorio Maranon di Madrid.