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UN MANUALE DI STORIA DELLE RELIGIONI PER IL NUOVO MILLENNIO

Primario obiettivo del manuale sarà un’indagine del concetto di religione, con un’analisi critica sulla storia della nozione di religione e della sua evoluzione semantica fino a recenti messe in discussione e tentativi di decostruzione del termine e della stessa nozione che peraltro non si presenta univoca. Tale nozione infatti si trovò ad essere condizionata dall'ambiente europeo, post-classico e post-monoteistico abramico, in cui il concetto di "religione" si è formato e sviluppato, fornendo il presupposto categoriale indispensabile a fondare lo studio comparato delle religioni e la relativa disciplina accademica. In altre tradizioni si adottano termini di filiazione indigena che insistono talora sugli aspetti legati alla dottrina/insegnamento talora sulla legge come norma etico-giuridica. In parallelo si prenderanno in esame anche questioni quali la dimensione del sacro come struttura per se o come costruzione storico-culturale, nonchè la distinzione dell'esperienza religiosa da fenomeni di raggio semantico più ampio.Se da un lato appare necessario evitare una prospettiva genericamente funzionalista che renda indistinti e confusi fenomeni di varia matrice, classificando come "religione" anche il patriottismo o la religione civile, ovvero lo sport, il consumismo con i centri commerciali quali luoghi sacri, o persino la finanza e la borsa, è però altrettanto cruciale porsi il problema di una definizione minima di religione, evidenziando cosa si può intendere come religioso e cosa invece come latamente culturale.Inoltre, il manuale intende offrire una disamina dei fondamenti della disciplina storico-religiosa, con particolare riferimento alla metodologia sviluppatasi in Italia, a partire dalla lezione di Raffaele Pettazzoni, inquadrata però nel generale dibattito internazionale. In questa prospettiva, la storia delle religioni si presenta come studio di diversi mondi religiosi mediante l'utilizzo di un metodo critico-filologico, accompagnato dallo sguardo comparativo. La scelta del metodo storico-comparativo permette che la storia delle religioni si differenzi da altre discipline che hanno del pari come oggetto specifico lo studio della religione, quali la sociologia, la psicologia, l’antropologia della religione, in quanto muove dall'esame di fatti storici concreti e individuali, e cerca di individuare tratti analogici e anche invarianti per costruire tipi o categorie non rigide a cui i vari fenomeni possano legittimamente ascriversi, senza che siano dati giudizi di verità e neanche di valore sulle singole tradizioni. La teoria, i metodi e le strategie delle discipline summenzionate saranno comunque trattate in appositi capitoli nella misura in cui esse contribuiscono al fine ultimo della disciplina: spiegare storicamente e comprendere fenomenologicamente i fatti umani classificabili come religiosi sulla base dell’analisi dei tratti analogicamente pertinenti. Ulteriori sezioni saranno dedicati agli apporti di discipline che di solito non vengono prese in considerazioni sulla base di criteri metodologici opposti ma parimenti aprioristici: la geografia e la filosofia. Agli aspetti sociali della religione si lega il rapporto di questa con lo stato e la sua legislazione. Il manuale proposto si differenzia nettamente dai manuali attualmente in circolazione sul mercato italiano, in quanto desidera unire la presentazione del metodo, della teoria e della storiografia a una trattazione in chiave universale degli sviluppi delle diverse tradizioni religiose.Un altro tratto originale, per il quale il volume proposto si differenzia e può considerarsi più adatto alle esigenze del mercato universitario rispetto ai concorrenti, è che nell’attuale orizzonte di globalizzazione dei sistemi di educazione si evita ogni forma di etnocentrismo, sia in riferimento agli oggetti studiati, sia in riferimento al metodo, che si prefigge di evitare ogni settarismo di “scuola” ma anche di correre appresso alle ultime mode d’oltreoceano o d’oltralpe.

DepartmentDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
FundingUniversity funds
FundersUniversità  degli Studi di SALERNO
Cost1.600,00 euro
Project duration20 November 2017 - 20 November 2020
Proroga20 febbraio 2021
Research TeamCASADIO Giovanni (Project Coordinator)
AMENDOLA Stefano (Researcher)
DE LUNA Piera (Researcher)
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