Progetti

Amalia GALDI Progetti

GLI UFFICIALI PUBBLICI MINORI NEI PRINCIPATI LONGOBARDI DI SALERNO E BENEVENTO

Il progetto si articola in varie, successive fasi di intervento. Innanzitutto si procederà alla consultazione e allo spoglio dei corpora documentari disponibili. Poi si opererà una distinzione tra documentazione principesca e scritture notarili, distinzione che presuppone non solo, come è ovvio, diversi contesti di produzione ma anche fasi di formazione differenziate alle quali possono partecipare in vario modo soggetti giuridici con funzioni specifiche. Infine si procederà alla selezione e alla elaborazione dei dati su cui poter avviare le considerazioni di merito secondo gli obiettivi prefissati. Si tenga comunque presente che ad una più o meno esauriente definizione dei problemi osta, almeno per Benevento, la perdurante carenza di edizioni di fonti e che, quindi, per questo ambito bisognerà avvalersi della consultazione diretta delle carte superstiti.1) Per l’esame della documentazione ci si avvarrà della consultazione dei seguenti corpora: Chronicon Sanctae Sophiae (cod. Vat. Lat. 4939), ed. a c. di J.M. MARTIN, Roma 2000; Regesti dei documenti dell’Italia meridionale. 570-899, a c. di J.M. MARTIN et alii, Rome 2002; Le più antiche carte del Capitolo della cattedrale di Benevento (668-1200), ed. a c. di A. CIARALLI et alii, Roma 2002; Codice Diplomatico Verginiano. I. 947-1102, a c. di P.M. TROPEANO, Montevergine 1977; Chartae Latinae Antiquiores, L, published by M. GALANTE, LI, published by F. MAGISTRALE, LII, published by M. GALANTE, Dietikon-Zurich 1997-1998; Codex Diplomaticus Cavensis, I-VIII, Napoli, 1873-1893, IX-X, Napoli 1984 e 1990; A. Giordano, Le pergamene dell'Archivio diocesano di Salerno (841-1193), Battipaglia 2014. Saranno altresì consultati singoli studi recanti edizioni di documenti ovvero riferimenti a fonti documentarie sparse. Lo spoglio sarà seguito in ogni caso dal controllo autoptico delle carte, specie al fine dell'accertamento del livello grafico dei partecipanti ai processi di documentazione.2) Lo studio delle fonti dovrà tener conto delle varie tipologie documentarie (diplomi sovrani, atti privati, documenti signorili o vescovili ecc.) per poter stabilire correttamente le funzioni di volta in volta assolte dai soggetti pubblici impegnati (referendari, gastaldi, sculdasci, giudici, notai, scrittori, avvocati e quanti altri abbiano rapporti con l'autorità -direttamente o per delega-) e le loro specifiche responsabilità all'interno dell'iter genetico del documento.3) La fase conclusiva della ricerca sarà rappresentata dalla elaborazione dei dati raccolti e dalla messa in evidenza degli elementi innovativi anche in termini di comparazione con altre realtà territoriali. In particolare si tenterà di stabilire quali e quanti ufficiali pubblici svolgevano attività nel Palazzo principesco -eventualmente in maniera strutturata- e quanti e quali fossero i detentori di una funzione a prescindere da un loro incardinamento in una struttura organizzata. Quale fosse il ruolo dei dignitari di corte -comites, fideles e familiari del principe- nella gestione del potere e, di conseguenza, nei processi documentari cui eventualmente partecipavano. Se e in qual modo gli scrittori palatini provenissero dalle fila del notariato locale o svolgessero allo stesso tempo attività funzionariale e professionale. Sul fronte della documentazione privata andranno prioritariamente stabilite le forme di corroborazione e il personale a tal fine coinvolto (giudici, testimoni ecc.) con particolare riguardo agli usi locali e ai centri minori. E verrà anche indagato il ruolo svolto da avvocati, di soggetti privati e di istituzioni religiose, sia in fase di azione giuridica sia in fase di documentazione. Per quanto riguarda la cultura grafica dei funzionari pubblici, occorrerà rapportare la maggiore o minore capacità allo stato sociale degli scriventi e all'ambito di utilizzo della scrittura (professionale e non) al fine di delineare un quadro della diffusione sociale dell'alfabetismo e delle possibili forme di insegnamento.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.710,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaGALANTE Maria (Coordinatore Progetto)
CAPRIOLO Giuliana (Ricercatore)
DE GREGORIO Giuseppe (Ricercatore)
GALDI Amalia (Ricercatore)