IMPIANTI DELL'INDUSTRIA CHIMICA

Libero SESTI OSSEO IMPIANTI DELL'INDUSTRIA CHIMICA

0612200030
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE
CORSO DI LAUREA
INGEGNERIA CHIMICA
2015/2016



ANNO CORSO 3
ANNO ORDINAMENTO 2012
SECONDO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
660LEZIONE
Obiettivi
OBIETTIVI FORMATIVI: RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI E COMPETENZA DA ACQUISIRE
IL CORSO È PENSATO PER FORNIRE AGLI ALLIEVI GLI STRUMENTI PER UN COLLEGAMENTO PRATICO ED ORGANICO TRA LA TEORIA E LE PROCEDURE DELLA PRATICA DELLA GESTIONE O DELLA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI PROCESSO.
OBIETTIVO DEL CORSO È IL CONSOLIDAMENTO DEL CONCETTO DI IMPIANTO COME INSIEME DI APPARECCHIATURE INTERCONNESSE, INTERAGENTI E CON UNA LORO DINAMICA, GESTITO ATTRAVERSO SERVIZI D’IMPIANTO E SOTTOPOSTO A LEGGI ECONOMICHE E DI MERCATO.

CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE (KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING)
COMPRENSIONE DELLA REALTÀ DI PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO DI PROCESSO E CAPACITÀ DI RICERCA E DI INTERPRETAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DELL’IMPIANTO (PFD, P&ID, SPECIFICHE DI LINEE E STRUMENTI, SPECIFICHE VALVOLE DI CONTROLLO E SICUREZZA, SPECIFICHE DI CONTROLLO E BLOCCO).

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE (APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING)
CONOSCENZA DEI RUOLI E RESPONSABILITÀ DEGLI ATTORI (PROGETTISTI, FORNITORI E SUBFORNITORI, PROPRIETARI DELL’IMPIANTO, GESTORI DELL’IMPIANTO, PROJECT MANAGER) SIA NELLA REALIZZAZIONE CHE NELLA MODIFICA DI UN IMPIANTO. CAPACITÀ DI EFFICIENTE RICERCA E LETTURA DELLA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS)
SAPER INTERAGIRE CON GLI ATTORI PRESENTI NELLA REALIZZAZIONE O NELLA MODIFICA DEGLI IMPIANTI, CONOSCENDO RUOLI E RESPONSABILITÀ DI OGNUNO. AVERE GLI STRUMENTI PER AFFRONTARE LA ORDINARIA GESTIONE DI UN IMPIANTO. SAPER ANALIZZARE GLI EVENTI ECCEZIONALI, COLLABORANDO IN GRUPPI DI LAVORO. SAPER INDIVIDUARE ED ATTUARE LE PROCEDURE PER GLI AVVIAMENTI E LE FERMATE, CONOSCERE I PRINCIPI DELLA PROGRAMMAZIONE DELLE MANUTENZIONI.

ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS)
APPRENDIMENTO DI UN LINGUAGGIO TECNICO APPROPRIATO E CONOSCENZA DELLA STRUTTURA DELLE INFORMAZIONI TECNICHE. PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE NEL GRUPPO DI PROGETTO O IN QUELLO DI PRODUZIONE, SIA IN AMBITO ECONOMICO CHE TECNICO.

CAPACITÀ DI APPRENDERE (LEARNING SKILLS)
CAPACITÀ DI APPLICARE LE CONOSCENZE ACQUISITE A CONTESTI DIFFERENTI DA QUELLI PRESENTATI DURANTE IL CORSO, E DI APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI TRATTATI, SPECIALIZZANDOLI AGLI IMPIANTI SPECIFICI IN ESAME.
Prerequisiti
PREREQUISITI
PREREQUISITI SONO LA PADRONANZA DEI CONCETTI DI BASE DELL’INGEGNERIA CHIMICA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA TERMODINAMICA, AI BILANCI DI MATERIA, D’ENERGIA E DI QUANTITÀ DI MOTO, ALLA CONOSCENZA DEL FUNZIONAMENTO E PROGETTAZIONE DI ALCUNE UNIT OPERATION, AL CONTROLLO AUTOMATICO DI BASE.
Contenuti
INTRODUZIONE AGLI IMPIANTI DI PROCESSO
LA CONNESSIONE DELLE UNIT OPERATIONS E I MODELLI NECESSARI PER IL PROGETTO DI PROCESSO (BILANCI DI MATERIA ED ENERGIA, BILANCI DI QUANTITÀ DI MOTO). LEZIONE 2 H
DALL’IDEA AL PROGETTO
DALL’IDEA ALLA INDIVIDUAZIONE DEI PROGETTI PLAUSIBILI E POSSIBILI. INDIVIDUAZIONE DEL PROGETTO DA SVILUPPARE. LEZ. 2 H
LE SPECIFICHE DI PROGETTO
FILOSOFIA DEL PROGETTO E SUA DURATA DI RIFERIMENTO. SPECIFICHE RELATIVE AL CLIMA E AL SITO; SPECIFICHE DI PRODOTTO E SOTTOPRODOTTI; SPECIFICHE DELLE MATERIE PRIME, DEI CONSUMI; SPECIFICHE SULLA FLESSIBILITÀ OPERATIVA DELL’IMPIANTO: PORTATA MINIMA, NOMINALE E DI PROGETTO; ALTRE SPECIFICHE RELATIVE ALL’IMPIANTO ED AI MATERIALI, ALLE APPARECCHIATURE ED AL SISTEMA DI CONTROLLO DA UTILIZZARE. (LEZ. 2 H)
LA VALUTAZIONE ECONOMICA
IL PROGETTO E L’OFFERTA TECNICO ECONOMICA DELLE SOCIETÀ DI INGEGNERIA. L’ORGANIZZAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO. LA TIPICA STRUTTURA DI UNA SOCIETÀ D’INGEGNERIA (LEZ. 4H)
PROJECT MANAGEMENT
IL RUOLO DEL PROJECT MANAGER: ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO NEL GRUPPO DI PROGETTO ED INTERFACCIA DEI PROGETTISTI CON IL COMMITTENTE. (LEZ. 4 H)
FLOW SHEETING
SCHEMA A BLOCCHI, PFD. LE MARCE NOTEVOLI: MARCIA DI PROGETTO, MARCIA DI TARGA E MARCIA MINIMA. LOGICA DI MISURA, CONTROLLO E DI INTERBLOCCO. NGEGNERIA DI PROCESSO: ELABORAZIONE DEL PFD. RELAZIONI TRA INGEGNERIA DI PROCESSO E DIMENSIONAMENTO. RLABORAZIONE DI UN PFD (LEZ 5H, ES. 6H)
P&ID
IL SIGNIFICATO E L’UTILITÀ DEL P&ID NELLA PROGETTAZIONE E NELLA GESTIONE DELL’IMPIANTO. CONTENUTO DEL P&ID E RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA. I SIMBOLI DEL P&ID. ESEMPI DI LETTURA DEL P&ID. (LEZ. 4 H, ES. 5H)
LO SVILUPPO DI UN PROGETTO.
IL DIMENSIONAMENTO (SIZING) DELLE LINEE. IL DIMENSIONAMENTO DI PROCESSO DELLE VALVOLE DI CONTROLLO E DELLE APPARECCHIATURE. IL DIMENSIONAMENTO DI PROCESSO DELLE VALVOLE DI CONTROLLO IN RELAZIONE ALLE MARCE NOTEVOLI. (3H LEZ, 3H ES.)
GLI STANDARDS
IMPORTANZA DELLA STANDARDIZZAZIONE.
LE TECNICHE DI PRODUZIONE GLI STANDARD PER TUBI, INTERCONNESSIONI PIPING, MATERIALI. ESEMPI DI STANDARD ASTM, ASME, API, DIN. (LEZ. 2 H)

LE CLASSI TUBAZIONI
LE CLASSI TUBAZIONI COME STANDARD DI SECONDO LIVELLO. LE CLASSI TUBAZIONI E LA MINIMIZZAZIONE DI ERRORI E DI ORE PER L'INGEGNERIA. (3 H)
APPARECCHIATURE AUSILIARIE E D/S
IL FOGLIO DATI APPARECCHIATURA (PROCESS & MECHANICAL DATA SHEET). I FOGLI DATI STRUMENTI (LEZ. 3H, ES. 2 H)
IL CATALOGO MECCANICO
INFORMAZIONI, CONTENUTI E SUA ORGANIZZAZIONE (LEZ. 2 H)
TECNICHE DI GESTIONE
LA SCOMPOSIZIONE DEL LAVORO CON LA TECNICA DEL WORK BREAKDOWN STRUCTURE (WBS). TECNICHE DI PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI. TECNICHE DI VERIFICA DELLO STATO DI AVANZAMENTO PROGETTI. (LEZ. 2 H)
ESERCITAZIONI DI LETTURA P&ID (ES. 4 H)
TOTALE LEZIONE: 40 H TOTALE ESERCITAZIONE: 20 H
Metodi Didattici
METODI DIDATTICI
NEL CORSO È MESSA IN EVIDENZA LA LOGICA DELLA PROGETTAZIONE, SIA RELATIVAMENTE AL PROCESSO CHE AI SERVIZI COMUNI DELL’IMPIANTO ED ALLE APPARECCHIATURE, RIPERCORRENDO IL PROCESSO DI ELABORAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI PROCESSO. IL CORSO È INCENTRATO INFATTI SULLO SVILUPPO GRADUALE DELLA DOCUMENTAZIONE PER UN IPOTETICO PROGETTO, SUL QUALE VERRÀ SVOLTO IN AULA DAL DOCENTE UN PROGRESSIVO LAVORO PER LA SUA DEFINIZIONE E, SUCCESSIVAMENTE, PER LA SUA REALIZZAZIONE. ALLE PRATICHE PROGETTUALI SONO AFFIANCATE LE NECESSARIE SPIEGAZIONI DI CARATTERE METODOLOGICO O TEORICO.
Verifica dell'apprendimento
METODI DI VALUTAZIONE
LA VALUTAZIONE DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI AVVERRÀ MEDIANTE UN COLLOQUIO ORALE INDIVIDUALE.
LA VALUTAZIONE ACCERTERÀ LA COMPRENSIONE DELLE LOGICHE ED ECONOMICHE NELLO SVILUPPO DI UN PROGETTO DI UN IMPIANTO E NELLA SUA GESTIONE. TALE ACCERTAMENTO SI SPINGERÀ A VALUTARE LA COMPRENSIONE DELLE DINAMICHE DI FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO. TALE ACCERTAMENTO HA UN PESO COMPLESSIVO DEL 40% DELLA VALUTAZIONE. SI ACCERTERÀ POI LA CAPACITÀ DI ORIENTAMENTO TRA LA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO E LA CAPACITÀ DI LETTURA DEI DOCUMENTI TECNICI. TALE ACCERTAMENTO È PESATO PER IL 40% DELLA VALUTAZIONE. IL RIMANENTE 20% È ATTRIBUITO IN RELAZIONE ALLA PRECISIONE DEL LINGUAGGIO TECNICO ESIBITA DELL’ALLIEVO ED ALLA SUA CAPACITÀ DI INTERPRETARE E COLLEGARE LE COMPETENZE TEORICHE CON LE PRATICHE PROGETTUALI.
Testi
COULSON & RICHARDSON’S, CHEMICAL ENGINEERING, VOL.6, PERGAMON PRESS
J.H. PERRY ET AL., CHEMICAL ENGINEERS’ HANDBOOK , MC GRAW HILL

DOCUMENTAZIONE FORNITA DAL DOCENTE
Altre Informazioni
LE LEZIONI SONO TENUTE IN LINGUA ITALIANA.

PER GLI STUDENTI CHE SCELGONO NEL PIANO DI STUDI IL PERCORSO “INGEGNERIA CHIMICA”, L’ESAME DI IMPIANTI DELL’INDUSTRIA DI PROCESSO È SUDDIVISO IN DUE MODULI, COSÌ COMPOSTI:

MODULO DI “VALUTAZIONE ECONOMICA NELLA PROGETTAZIONE DI IMPIANTI CHIMICI” DI 3 CREDITI. DOCENTE DEL CORSO: PROF. ERNESTO REVERCHON

MODULO DI “IMPIANTI CHIMICI DELL’INDUSTRIA CHIMICA”, DI 6 CREDITI. DOCENTE DEL CORSO: PROF. LIBERO SESTI OSSÉO
  BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2016-09-30]