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APPROCCI DEFLATTIVI AI MONDI POSSIBILI: PRECURSORI, ATTUALITA', APPLICAZIONI AL RAGIONAMENTO PRATICO
Esiste un largo interesse per l'evoluzione dei concetti modali tra Medioevo e prima modernità. Come hanno mostrato Jaakko Hintikka e Simo Knuuttila (e sulla loro scia molti altri: F. Mondadori, M. Mugnai e altri ancora), a partire da Duns Scoto la semantica dei concetti modali si modifica profondamente introducendo l'idea di un "possibile logico puro" il quale esprime logicamente il potere teologico del Dio cristiano di creare ordini di cose totalmente diversi dal nostro. Eredi consapevoli di questa rivoluzione modale saranno da una parte Molina e gli altri scolastici teorici della "scienza media", d'altra parte Leibniz e la sua versione matematico-deterministica della teoria dei futuri condizionali, ovvero la teoria dei "mondi possibili". Eredi a loro volta di Leibniz saranno tutti coloro che, a partire dalla seconda metà del XX. secolo cercheranno di sistemare la logica del ragionamento controfattuale e del confronto tra situazioni possibili alternative servendosi della logica modale quantificata e delle varie dottrine dei mondi possibili che ne derivano: David Lewis, Samuel Kripke, Alvin Plantinga. L'intento di questa ricerca è identificare una tradizione alternativa qui chiamata "deflattiva" ovvero una tradizione che: (1) non riduca i mondi possibili a mere entità epistemiche ovvero a costrutti concettuali, ma che (2) non ne affermi neppure uno statuto di realtà vera e propria (secondo il modello di David K. Lewis), ma piuttosto (3) individui specifiche basi naturali per la costruzione di nozioni modali nelle disposizioni "catturate" dagli asserti controfattuali. In termini di analisi filosofica, si tratterebbe di collegare il realismo modale moderato di Stalnaker con il disposizionalismo di Shoemaker, Heil, Molnar.L'interesse di questa linea teorica sta soprattutto nel fatto che essa sembra essere già carsicamente presente nella tradizione metafisica occidentale nella forma di "aristotelismo radicale" ovvero di aristotelismo che considera la potenza come una diversa forma di realtà fisica (si pensi, nonostante tutti i suoi limiti, alla nozione di "sinistra aristotelica" di Ernst Bloch). Si tratterebbe allora di identificare la continuità di una tradizione che interpreti la possibilità in termini di "potenza prossima" di fare x in una situazione data, passando per l'aristotelismo eterodosso tardo-medievale e rinascimentale (arrivando perfino a Bruno, nella misura in cui vi sono presenze aristoteliche nel suo neoplatonismo), fino ad autori che - nonostante il loro dichiarato plenismo e fatalismo - non esitano a qualificare dinamicamente e disposizionalisticamente la realtà naturale come Hobbes e Spinoza. Nel campo della logica del ragionamento modale e della giustificazione degli enunciati controfattuali, elementi di questa linea si riscontrano nei teologi "tomisti" o aristotelizzanti più distanti dal molinismo, come ad esempio Juan Caramuel a Lobkowitz. Infine, si può distinguere un Leibniz della Dinamica da un Leibniz della teodicea e della teoria della scelta divina tra i possibili: se il secondo è sicuramente un erede della rivoluzione scotista, il primo ha anche tratti di continuità con l'aristotelismo radicale. Questa linea di ricerca storico-critica appare suggestiva soprattutto perché essa suggerisce un'applicazione della nozione di possibilità alla teoria dell'azione e della scelta che mantiene la contingenza dell'agire pur senza violare un approccio basilarmente naturalistico. La ricerca comprenderà dunque: (i) un'analisi storico-critica del trattamento delle modalità tra tarda Scolastica e prima età moderna; (ii) elaborazione di modelli di analisi logica di problemi inerenti l'azione su basi "deflattive". Per il punto (i) sono previste soprattutto SPESE DI MISSIONE ALL'ESTERO per la ricerca in biblioteche e archivi. Per la parte (ii) le spese sono soprattutto per SEMINARI DI STUDIO e PUBBLICAZIONI.
Department | Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF | |
Principal Investigator | PIRO Francesco | |
Funding | University funds | |
Funders | Università degli Studi di SALERNO | |
Cost | 2.060,00 euro | |
Project duration | 7 November 2014 - 7 July 2017 | |
Proroga | 7 Luglio 2017 | |
Research Team | PIRO Francesco (Project Coordinator) ADORNO Francesco Paolo (Researcher) CAMBI Maurizio (Researcher) CANTILLO Clementina (Researcher) DE CAROLIS DI PROSSEDI Massimo (Researcher) |