Clementina CANTILLO | Curriculum
Curriculum Docente
Dal 1998 Ricercatore (Settore scientifico-disciplinare M08A, poi M-FIL/06, Storia della filosofia) presso la cattedra di Storia della filosofia dell’Università di Salerno (Facoltà di Lettere e Filosofia). Confermata nel marzo 2001.
Dal 2001 Professore associato (Settore scientifico-disciplinare M-FIL/06, Storia della filosofia). A decorrere dal 1.11.2004 è stata confermata nel ruolo.
Nella tornata 2013 ha conseguito l’abilitazione alla prima fascia nei macrosettori 11/C5 (Storia della filosofia), a decorrere dal 27.1.2015, e 11/C3 (Filosofia morale), a decorrere dal 26.11.2014.
CARICHI DIDATTICI (settore scientifico-disciplinare M-FIL/06, Storia della filosofia) =
Per l’anno accademico 2016-2017 150 ore così articolate: presso il Corso di studi in Filosofia, Storia della filosofia A+B (60 ore), Storia della filosofia moderna A (30 ore), Istituzioni di Storia della Filosofia B (30 ore), Storia e didattica della filosofia A (30 ore); presso il Corso di studi di Filologia moderna: Istituzioni di Storia della Filosofia B (30 ore, mutuato). Negli ultimi 3 anni ha svolto, presso il Corso di studi di Scienze dell’educazione, un modulo di Didattica della storia della filosofia (36 ore), per un carico totale di 156 ore.
Nell’anno accademico 2013-2014 ha svolto un modulo di 12 ore di Didattica dei saperi filosofici (settore scientifico-disciplinare M-FIL/06, Storia della filosofia) all’interno dei corsi di Tirocinio Formativo Attivo (TFA) presso l’Università di Salerno.
Nell’anno accademico 2013-2014 ha svolto un modulo di 12 ore di Didattica della storia della filosofia (settore scientifico-disciplinare M-FIL/06, Storia della filosofia) all’interno dei Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) presso l’Università di Salerno.
Nell’ anno accademico 2006-2007 ha svolto un modulo di 30 ore di Storia della filosofia moderna II (da Kant a Schopenhauer) all’interno della S.I.C.S.I. (Corsi speciali abilitanti) all’Università di Salerno.
E’ membro del Collegio scientifico del Dottorato di ricerca in «Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica» (curriculum «Arte, estetica, linguaggi delle immagini») dell’Università di Salerno, all’interno del quale collabora all’attività didattica e seminariale. Ha fatto parte del Collegio del Dottorato di ricerca in Etica e filosofia politico-giuridica della stessa Università.
E’ membro del Comitato scientifico di valutatori esterni della «Revista de Estudios Orteguianos» (FASCIA A), e delle riviste «Investigaciones Fenomenológicas» e «Daimon. Revista Internacional de Filosofía». E’, altresì, membro del Collegio scientifico della rivista di Filosofia iberica e iberoamericana «Rocinante». Fa parte del comitato scientifico della collana Vedere e pensare (per Editoriale Scientifica, Napoli) e del comitato editoriale della costituenda collana Impromptus. Studi di filosofia della musica e discipline affini - Studies in the Philosophy of Music and Related Disciplines per l'editore EUT (Edizioni Università di Trieste).
Partecipa alla VQR in corso in qualità di revisore. Ha partecipato alla precedente
Ha partecipato ai progetti PRIN 2004, 2005, 2007, 2009, 2012, e, attualmente, 2014.
Dalla sua istituzione, è delegata all’Orientamento del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (e prima della Facoltà di Lettere e Filosofia) e, dal 2016, all’Alternanza scuola-lavoro, secondo gli orientamenti della Legge 107. In queste ultime vesti, ha realizzato una articolata rete di contatti con le scuole superiori di II grado del territorio (formalizzata nella rete di 15 scuole Techne-Paideia, di cui è capofila il DISPAC), dando vita a numerosi progetti ed iniziative volti al rafforzamento della collaborazione tra Università e Scuola, nonché con il territorio. In particolare, coordina il progetto di alternanza L’Università ponte tra scuola, impresa e ICT per i beni culturali. Il contributo dei giovani alla conoscenza e alla valorizzazione dei beni culturali e delle risorse territoriali, che vede coinvolto un gruppo di 87 studenti delle classi III provenienti da 4 Licei di Salerno, Cava dei Tirreni e Avellino. Sono in procinto di partire, con le altre scuole aderenti alla rete, progetti analoghi, anche nell’ottica del processo di valutazione dipartimentale della “terza missione”, di apertura dell’Università al contesto socio-economico, soprattutto territoriale, mediante la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze in termini di competenze. In questa prospettiva si inserisce anche il coordinamento dei progetti - promossi dalla Società Filosofica Italiana nazionale - «Attualità della tradizione: lettura del testo filosofico», «Filosofia e saperi scientifici» e «Scrittura filosofica», realizzati negli ultimi anni in collaborazione con alcuni Licei del territorio e volti ad istituire un percorso formativo e didattico condiviso tra la scuola e l’università. All’ultimo ciclo di seminari (novembre 2015-aprile 2016), al quale ha collaborato anche il Centro di Orientamento e Tutorato (C.A.O.T.) dell’Ateneo salernitano, hanno preso parte più di 350 studenti preparati dai relativi docenti scolastici.
Attualmente è responsabile, per il DISPAC, della convenzione di studi, istituita con la Westfield State University (USA), sul tema «Culture, ideology and politics in some key moments in the history of Western thought: theories and practices», al cui interno si è collocato il seminario, tenutosi all’Università di Salerno il 1.9.2016, dal titolo Il ruolo della Humanities per il dialogo interculturale, al quale hanno preso parte docenti e studenti dell’Università americana. Presso la stessa Westfield State University la prof.ssa Cantillo è stata invitata nell’aprile 2014 per un periodo di studi e la stipula della convenzione.
Nel novembre 2015 è stata nominata dal MIUR nel Gruppo tecnico-scientifico per l’elaborazione di progetti didattici volti all’applicazione delle Linee nazionali della “Buona scuola” (legge 107) per l’insegnamento della Filosofia nelle scuole italiane di secondo grado.
E’ membro del Consiglio direttivo della S.F.I. (Società Filosofica Italiana) e della Commissione didattica della stessa, della S.I.S.F. (Società italiana degli storici della filosofia) e della Consulta Nazionale di Filosofia.
Per il CAOT di Ateneo ha coordinato i corsi di orientamento alle carriere “Cultura e managerialità” e “Gestione e valorizzazione delle risorse umane”. E’ stata membro della commissione dipartimentale “Rapporti internazionali”. E’ stata responsabile della convenzione di studi istituita dal Dipartimento di Filosofia con l’Università di Valencia sul tema “Tradizioni e linguaggi delle culture filosofiche. Aspetti teorici e storiografici, con particolare riferimento allo studio delle tradizioni filosofiche dei paesi latini e latino-americani e ai profili metaforologici dei linguaggi della filosofia”.
Ha partecipato a numerosi convegni e seminari di studio presso istituzioni italiane ed estere quali: Università di Salerno, Università “Federico II” di Napoli, Università di Bologna, Università di Roma 3, Università di Chieti, Università dell’Aquila, Università di Palermo, Università di Messina, Università di Catania, Università di Torino-Vercelli, Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, Università di Venezia, M.I.U.R. Roma, International Summer School di Castelsardo (M.I.U.R., S.F.I.), U.N.E.D. de Madrid, Universidad de Salamanca, Universidad de Sevilla, Fundación Ortega y Gasset (Madrid), Cursos de Verano en Avila, Universidad Autonoma de l’Estado de Morelos (Messico), Istituto "Antonio Banfi" di Reggio Emilia, Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli, Ravello Festival, Conservatorio statale di musica di Salerno, Conservatorio statale di musica di Vibo Valentia, Politecnico internazionale “Scientia et ars” di Cosenza. In particolare, negli ultimi 3 anni, ha partecipato – con relazioni o lezioni – ai seguenti convegni e seminari di studio:
- 9.2016, Università di Salerno: partecipazione, con una relazione dedicata a Humanities e dialogo interculturale: il ruolo della filosofia, alla International Summer School 2016 “Democrazia, inclusione e pace nel Mediterraneo” organizzata dall’Istituto internazionale Jacques Maritain
- 7. 2016, Castelsardo (Sassari): partecipazione alla “International Summer School of higher Education in Philosophy” (MIUR, SFI) con una relazione dal titolo Suono, colore, forma: musica e pittura nel primo Novecento
- 12. 2015, Università di Roma 3: partecipazione, in qualità di relatore, al seminario Eredità filosofiche.
- 19-21 ottobre 2015, Ca’ Dolfin, Università Ca’ Foscari, Venezia: Introduzione e Chair alla tavola rotonda dedicata alla “Didattica della filosofia”, al convegno di studi Il diritto alla filosofia. Quale filosofia nel terzo millennio?
- 26-27.3.2015, MIUR, Roma: seminario dal titolo Riflessioni ed esperienze di innovazione nell’insegnamento della filosofia e tavola rotonda sul tema La filosofia scuola di libertà e di creatività;
- 2.2015, Università di Salerno: seminario su Mistica ed arte astratta, con una relazione sul tema A proposito di mistica e arte astratta;
- 5.2014, UNED (Madrid): lezione all’interno del «Master in Filosofía teorica y practica» su Vida, razón, historia: el “cuerpo a cuerpo” de Ortega con el pensamiento de Hegel;
- 29-30.5.2014, Fundación J. Ortega y Gasset, Universidad Complutense de Madrid: Jornadas Internacionales in occasione del Centenario de Meditaciones del Quijote, con una relazione dal titolo: Salvar las apariencias: entre amor y lógica;
- 20-21.10.2014, Universidad de Sevilla: convegno En busca de una filosofía meridional, con una relazione su: La dinámica histórica entre energía mediterránea y pensamiento del Norte.;
- 27-29.11.2014, Università di Torino-Vercelli: convegno Filosofia bene comune, con una relazione su: Filosofia e relazione interculturale: il contributo di Ortega y Gasset;
- 3.2014, Università Federico II di Napoli, S.F.I. nazionale: lezione al «Premio Vico per le scuole 2014» (Casina Vanvitelliana di Bacoli) sul tema Verso la boria delle nazioni e la boria dei dotti nella Scienza Nuova del 1725;
- 5.2013, Torino, Convitto Nazionale Umberto I e Società Filosofia Italiana nazionale: tavola rotonda Insegnare a scrivere, insegnare a pensare. È possibile?
– 8.4.2013, Università di Salerno, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli: Seminario sul pensiero di Ortega y Gasset con una relazione dal titolo: La filosofia tra ‘sforzo’ e ‘riposo’;
– 27.4.2013, Liceo classico di Vallo della Lucania in collaborazione con la Società Filosofica Italiana: tavola rotonda C’è ancora posto per la filosofia antica nel XXI secolo?;
– 8.5.2013, Università di Salerno in collaborazione con la Società Filosofica Italiana di Salerno e Avellino: relazione introduttiva al seminario Filosofia: sapere di non sapere;
– 17.10.2103, MIUR, Roma: partecipazione al seminario di studi: Come si scrive un saggio di filosofia? con una relazione dal titolo Retorica o argomentazione? Retorica e argomentazione;
– 1.11.2013, Università di Catania: Congresso nazionale della Società Filosofica Italiana La domanda civile di filosofia. Modi, tipi e generi del filosofare per la società del XXI secolo con una relazione dal titolo La scuola e il bisogno della filosofia: la filosofia tra storia e interrogazione teorica.
Le linee principali della ricerca della prof.ssa Cantillo si situano entro l’area di studi sulla cultura filosofica moderna e contemporanea, di cui si sono indagati alcuni significativi momenti (da Descartes alla cultura filosofica meridionale sei-settecentesca, da Gravina a Vico, dal pensiero hegeliano alla sua critica nella cultura positivistica italiana primo-novecentesca fino alla recezione di Hegel nella riflessione di Ortega y Gasset).
E’ autrice di 6 monografie, di cui sono apparse recensioni in riviste e giornali nazionali («Filosofia politica», «Rivista di filosofia neo-scolastica», «Giornale critico della filosofia italiana», «Il Sole 24 ore», «Rivista di Storia della Filosofia», «Diritto e cultura», «Itinerari», «Bollettino del Centro di Studi Vichiani», «Filosofia e teologia», «Rocinante», «Il Denaro», «Secretum») e internazionali («Revista de Estudios Orteguianos» -FASCIA A-, «Daimon. Revista Internacional de Filosofía», «Revista de hispanismo filosófico»). Ha scritto 36 tra saggi e articoli scientifici - alcuni dei quali pubblicati in riviste di fascia A e apparsi in lingua spagnola e tedesca – oltre numerose recensioni e articoli giornalistici. Il suo ultimo libro, La ragione e la vita. Ortega y Gasset interprete di Hegel (Rubbettino 2012), è apparso, in forma modificata e ampliata, presso l’editore Biblioteca Nueva di Madrid con il titolo Para una crítica de la razón vital. Entre Hegel y Ortega.
CURRICULUM SCIENTIFICO ESTESO
Le linee principali della ricerca della prof.ssa Cantillo si situano entro l’area di studi sulla cultura filosofica moderna e contemporanea, di cui si sono indagati alcuni significativi momenti (da Descartes alla cultura filosofica meridionale sei-settecentesca, da Gravina a Vico, dal pensiero hegeliano alla sua critica nella cultura positivistica italiana primo-novecentesca fino alla recezione di Hegel nella riflessione di Ortega y Gasset).
Già nel corso degli studi universitari la ricerca si è orientata in una direzione ad un tempo storica e teorica, volta, cioè, all'approfondimento di singoli ambiti tematici e problematici attraverso il confronto con determinati pensatori e correnti di pensiero. Inizialmente essa ha riguardato la ricostruzione storiografica di alcuni momenti ed aspetti dell'estetica idealistica e fenomenologica. L’interesse si è rivolto in primo luogo alla filosofia hegeliana e, più specificamente, all'analisi del concetto dell'arte e del suo sviluppo nelle forme d'arte particolari e nella suddivisione delle singole arti. La trattazione della musica nell'Estetica hegeliana ha costituito, infatti, prima l'argomento della tesi di laurea e poi, ulteriormente sviluppata ed approfondita, l'oggetto di una "memoria", La musica nell'estetica hegeliana, apparsa nel 1988 negli "Atti" dell'Accademia di Scienze Morali e Politiche di Napoli.
Lo studio dell'estetica hegeliana è proseguito, inoltre, nella comunicazione Il concetto di stile nell'estetica hegeliana. Lo stile come principio di determinazione delle forme artistiche e delle arti, e come principio di determinazione della soggettività dell'artista, tenuta al I° Congresso Nazionale di Estetica e raccolta nel volume Lo stile della ragione e le ragioni dello stile, Napoli, Tempi moderni, 1988.
All'analisi di un altro momento importante dell’idealismo, quello della riflessione schellinghiana, è dedicata una nota critica apparsa sulla rivista "Paradigmi" (19,1989), Bellezza e verità. Note sulla Filosofia dell'arte di F.W.J. Schelling.
L'interesse storiografico condotto, come si diceva, attraverso l’approfondimento di un ambito tematico di carattere estetico è proseguito con alcuni saggi, tra cui Musica, dramma e immagine scenica nella scuola musicale di Vienna, (in Prima e dopo il teatro, Salerno, L’obliquo, 1991), Estetica musicale e fenomenologia in Italia: la riflessione di Luigi Rognoni (in L'estetica italiana del '900, Napoli, Tempi moderni, 1993), Alcune considerazioni a proposito della riflessione weberiana sulla musica (“Diritto e cultura”1, 1999), Musica e passioni in Descartes (in Musica e filosofia, Pellegrini editore, Cosenza 2000).
Successivamente la ricerca ha affrontato temi e problemi della riflessione filosofica, moderna e contemporanea, sulla storia, e si è rivolta alla ricostruzione di alcuni momenti della storia della filosofia e della cultura.
In tale direzione si situa l'interesse per il pensiero di Alfred Schutz, che si è concretizzato nel saggio Per un pensare intersoggettivo. In margine ad una lettera di Schutz a Voegelin e nella traduzione della Lettera di Alfred Schutz a Eric Voegelin del novembre 1952 (contenuti nel volume Ordine e storia in Eric Voegelin, Napoli, E.S.I., 1988).
In questo ambito si situa, altresì, l'indagine – avviata all’interno del corso seminariale dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici "B. Croce" – sulla filosofia sociale del positivismo italiano e in particolare sul pensiero etico-politico di Ludovico Limentani, oggetto di una “memoria” apparsa nel 1990 negli Atti dell’accademia di Scienze Morali e Politiche di Napoli, Ludovico Limentani e la previsione come tipo ideale, successivamente ripresa nel volume Previsione e idealità nella filosofia positiva di Ludovico Limentani (Loffredo, Napoli 1996). In esso si mette in luce l’assunzione, da parte di Limentani, di un positivismo critico e aperto al confronto con il pensiero europeo, muovendo dal quale si interroga sullo statuto proprio delle scienze umane e storiche. Il volume è stato recensito sulla “Rivista di filosofia neo-scolastica” (A. Babolin, Aprile-Settembre 1997) e su “Filosofia politica” (G. Giorgini, Dicembre 1998).
Lo studio della cultura positivistica italiana otto-novecentesca ha implicato un confronto con le sue fonti filosofiche e dunque anche con la Scienza Nuova e l'influenza di Vico, che ha allargato gli interessi di ricerca verso l'ambito vichiano e, più in generale, della cultura filosofica meridionale tra '600 e '700. Il conseguimento di una borsa di studio presso il "Centro di studi vichiani" di Napoli ha rappresentato lo stimolo ad occuparsi della circolazione del modello cartesiano delle passioni dell'anima nella cultura napoletana sei-settecentesca, oggetto di un articolo pubblicato sul "Bollettino del Centro di studi vichiani" (XXIV-XXV, 1994-95), Appunti di lettura sul cartesianesimo napoletano tra '600 e '700. L’approfondimento di tale contesto ha portato a focalizzare lo studio sul pensiero di Gianvincenzo Gravina, che ha costituito l’argomento della tesi di dottorato e del saggio Storicità e mondo umano nell’estetica di Gravina (in Lo storicismo e la sua storia, Guerini, Milano 1997).
L'interesse per la cultura meridionale sei-settecentesca ha dato, inoltre, vita al volume Filosofia, poesia e vita civile in Gregorio Messere. Un contributo alla storia del pensiero meridionale tra '600 e '700 (Morano, Napoli 1996), dedicato ad una figura rappresentativa del contesto culturale entro cui maturarono tanto il pensiero di Gravina che quello di Vico. Il volume è stato recensito sul “Giornale critico della filosofia italiana” (A. Borrelli, Maggio-Agosto 1998), su “Diritto e cultura” (F. Lomonaco, 1, 1998), su “Itinerari” (M. Sanna, 112, 1999), oltre che sul “Bollettino del Centro di Studi Vichiani” (G. Fulco, 28-29, 1998-99). Proprio la ricostruzione di un momento rilevante della storia della cultura meridionale e italiana tra ‘600 e ‘700 costituisce il tema del libro L’utilità del finto. Tra poesia, storia e ordine civile (Loffredo, Napoli 2012), nel quale si ricostruiscono alcuni significativi momenti del dibattito filosofico ed etico-politico del tempo mostrando la centralità del nesso poesia-storicità-vita civile al suo interno.
La centralità delle tematiche etico-politiche nella intellettualità meridionale del tempo è evidenziata in un ulteriore saggio - in corso di pubblicazione negli Atti del Convegno Le borie vichiane come paradigma euristico. Hybris dei saperi umanistici fra moderno e contemporaneo (PRIN 2009, Napoli, 22-23 novembre 2012) - dal titolo Il motivo della vanagloria dei popoli e dei dotti: un percorso del pensiero meridionale tra ‘600 e ‘700, nel quale il motivo della “boria” delle nazioni, reso celebre dalla formulazione vichiana, viene ricostruito ed analizzato mostrandone, allo stesso tempo, la circolazione nei dibattiti del tempo e il peculiare spessore speculativo che assume nella filosofia di Vico.
Nel 1999 sulla rivista “Paradigmi” è apparsa la nota Nuove considerazioni su filosofia e storia della filosofia, in cui ci si sofferma, in particolare, sul nesso tra la filosofia e la propria storia analizzato attraverso il confronto, da un lato, con l’elemento della ‘familiarità’ costituito dallo studio della tradizione, dall’altro, con quello della ineliminabile ‘alterità’ rappresentata dalla distanza posta dal tempo e dalla storia. Da questo punto di vista l’interrogativo intorno alla storia della filosofia pone una serie di questioni cruciali che investono tanto l’ambito metodologico quanto quello più propriamente teorico.
In tale direzione, la domanda teorica intorno alla storia della filosofia si è ulteriormente approfondita attraverso una indagine sulla tradizione della storia della filosofia attenta a cogliere il nesso tra pensiero ed espressione, in particolare attraverso la dimensione “metaforico-figurativa”. In questo ambito si colloca il lavoro dedicato allo studio della ricorrenza e del significato teorico di alcuni nuclei metaforici nella elaborazione hegeliana del concetto di storia della filosofia. La ricerca ha preso le mosse dallo scritto del 1801, Differenz des Fichte’schen und Schelling’schen Systems der Philosophie, in cui compare una prima, esplicita teorizzazione del concetto di storia della filosofia, per soffermarsi, successivamente, sulle Vorlesungen ueber die Geschichte der Philosophie, analizzate alla luce tanto degli elementi di continuità tra i due scritti nell’uso di determinate metafore, tanto nell’emergere di nuove, significative figure metaforiche. Il lavoro è sfociato nella elaborazione del volume, apparso per Loffredo nel 2007, Concetto e metafora. Saggio sulla storia della filosofia in Hegel (recensito da F. Tomatis su “Filosofia e teologia”, 3/2007e da G. Cacciatore in “Rivista di Storia della Filosofia” 1/2010), e, prima, del saggio Metafore della storia della filosofia in Hegel. La Differenz, nel volume Filosofia e storiografia, a cura di F. Rizzo (Rubbettino, Soveria Mannelli 2005).
All’interno di una indagine sui profili “figurativi” e “metaforologici” della storia del pensiero occidentale si collocano anche la cura, con ampio saggio introduttivo, del volume Forme e figure del pensiero (La città del sole, Napoli 2006) – con recensioni di R. Diana (“Il Denaro”, 10 maggio 2008), T. Tuppini (“Secretum”, settembre 2008), M.L. Mollo (“Daimon. Revista Internacional de Filosofia”, 47, 2009) – e i due saggi Helden und Ritter: Substantielles und individuelles Handeln bei Hegel (in Politikos – Vom Element des Persönlichen in der Politik. Festschrift für Tilo Schabert zum 65. Geburtstag, Duncker & Humblot, Berlin 2008) e Scenari della modernità nella Phänomenologie des Geistes (in La Fenomenologia dello spirito dopo duecento anni, a cura di G. Cotroneo, G. Furnari Luvarà, F. Rizzo, Bibliopolis, Napoli 2008).
Al concetto di individualità nel confronto di Hegel con Rousseau è dedicato il saggio, apparso nel volume Rousseau, la mirada de las disciplinas (Juan Pablos, Universidad Autònoma del Estado de Morelos, Mexico 2008), La “culpa” de la individualidad: Hegel lector de Rousseau.
La lettura da parte del filosofo spagnolo Ortega y Gasset del pensiero di Hegel costituisce l’oggetto del volume La ragione e la vita. Ortega y Gasset interprete di Hegel (Rubbettino, Soveria Mannelli 2012, recensito sulla “Revista de estudios orteguianos”, n. 27, 2013 (E. Acciaioli, Ortega y Hegel: un dialogo fructifero, pp. 247-249), e segnalato sulla “Revista de hispanismo filosófico, marzo 2013). In esso sono analizzati i principali nuclei teorici intorno ai quali si è sviluppato il confronto di Ortega con Hegel: dalla teoria della storia al ruolo, al proprio interno, dell’Europa e dell’America; dalla centralità della dialettica e della Aufhebung allo snodo cruciale della relazione tra vita e ragione. Con il titolo Para una crítica de la razón vital. Entre Hegel y Ortega il volume è apparso, in una forma ampliata e modificata, presso l’editore Biblioteca Nueva di Madrid (2016). Ad Ortega e al pensiero ispanico sono inoltri dedicati numerosi altri saggi.
In particolare, lo studio del pensiero di Ortega è proseguito nell’approfondimento della riflessione sull’arte e la musica considerate in quanto ‘cifra’ del configurarsi plurale della vita e delle diverse culture nel mondo sociale e storico, oggetto di uno ‘sguardo’ prospettico ad opera della teoria, rispettoso dell’alterità e non univocamente assolutizzato. A tale tema sono dedicati i saggi Vida, cultura, arte. La música en el pensamiento de Ortega y Gasset (in “Revista de Estudios Orteguianos”, 23/ 2011), e Il paesaggio della cultura. Filosofia e musica nel pensiero di Ortega y Gasset (in “Rivista di estetica”, 3/2013).
Per quanto riguarda l’ambito di interesse filosofico-musicale, oltre i contributi sopra citati, l’ulteriore ricerca della prof.ssa Cantillo si è rivolta alla problematica del tempo e delle emozioni. In questo ambito si situano i saggi Sorridere attraverso le lacrime: arte e dolore (in “Archivio di storia della cultura”, XVI, 2003, tradotto in lingua spagnola in Filosofia y dolor, compil. M. González García, Ed. Tecnos, Madrid 2006); Sulla via dell’interno e del tempo (nel volume, a cura della stessa, Musica e filosofia, la Città del Sole, Napoli 2007 – recensito da Quirino Principe nell’inserto culturale del “Sole 24 ore”, domenica 13 luglio 2008) e Tempo del suono e tempo del soggetto: la musica in Hegel, (in Filosofia e musica, Bruno Mondadori, Milano 2008).
Al rapporto tra musica e pittura è dedicato il saggio A proposito di mistica e arte astratta (“Archivio di storia della cultura”, XXIX).