Curriculum

Curriculum Docente

Guglielmo Monaco è nato a Salerno nel 1973. Ha conseguito il Diploma di Maturità Classica nel nel 1991 con 60/60 e si è laureato in Chimica (indirizzo chimico-fisico) nel 1996 con 110/110 e lode presso l’università di Napoli “Federico II”, discutendo una tesi su spettri NMR ad alta risoluzione di polimeri stereoregolari, sotto la guida dei Proff. V. Busico e G. Del Re. Nel 1999 ha completato il dottorato in catalisi eterogenea svolto nel gruppo del prof. P. Corradini.Ha quindi ottenuto un assegno di ricerca a Salerno per lavorare con il prof. A. Immirzi sulla diffrazione dei raggi X da parte di campioni polimerici.Dal 2002 è ricercatore di chimica fisica presso il Dipartimento di Chimica e Biologia dell’Università di Salerno, e da allora è stato ininterrottamente titolare di moduli o corsi di insegnamenro fondamentali (Laboratorio di Chimica Fisica I e II, Cinetica e Dinamica Chimica, Laboratorio di Chimica Fisica Superiore). Dal 2013 collabora con il Consiglio di Area Didattica come garante della qualità. Le sue esperienze di ricerca ricadono in diversi ambiti come l'analisi dati, la cinetica, la termodinamica statistica, la diffrazione, la chimica quantistica; si è anche occupato di pedagogia curando un volume pubblicato dalla FrancoAngeli intitolato "Complessità dinamica dei processi educativi: aspetti teorici e pratici". Nell'ultimo decennio la sua attività di ricerca è stata prevalentemente dedicata alla chimica quantistica, ed in particolare 1) allo studio della densità di corrente in sistemi diamagnetici, per la previsione di proprietà magnetiche, la quantificazione dell'aromaticità in sistemi coniugati, la valutazione del carattere stabilizzante di interazioni deboli;2) al calcolo di spettri di dicroismo circolare vibrazionale ed elettronico;3) all'interpretazione di meccanismi di reazione. Tra i risultati più recenti nell'ambito degli studi sulla densità di corrente, sono da segnalare1) l'introduzione della classe delle altan-molecole, caratterizzate da un annulene esterno che può essere considerato disaccoppiato dal resto della molecola, 2) la conferma del carattere attrattivo delle interazioni H-H in molecole ingombrate, in accordo con la teoria AIM