COORDINAMENTO FISCALE INTERNAZIONALE

Pasquale PISTONE COORDINAMENTO FISCALE INTERNAZIONALE

0222200047
DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E STATISTICHE
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
ECONOMIA
2017/2018

ANNO ORDINAMENTO 2016
SECONDO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
1060LEZIONE
Obiettivi
L’INSEGNAMENTO DI COORDINAMENTO FISCALE INTERNAZIONALE (10 CFU) RAPPRESENTA L’UNICO INSEGNAMENTO OBBLIGATORIO IN MATERIA TRIBUTARIA ALL’INTERNO DEL PERCORSO FORMATIVO DI LAUREA TRIENNALE E MAGISTRALE DI QUESTO PROFILO CURRICULARE. ESSO PROSPETTA L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE SPECIFICHE RELATIVE ALLA MATERIA TRIBUTARIA CON PARTICOLARE ATTENZIONE PER IL FENOMENO DEL COORDINAMENTO FISCALE INTERNAZIONALE, QUALE RISULTA DALLA NORMATIVA TRIBUTARIA DI FONTE INTERNAZIONALE ED EUROPEA, TENENDO PRESENTI GLI ASPETTI TEORICI E PRATICI E CON PARTICOLARE ATTENZIONE PER I DOCUMENTI PUBBLICATI DALLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI (OCSE, UE) E DALLE CORTI NAZIONALI E SOVRANAZIONALI.
LE PRINCIPALI CONOSCENZE ACQUISITE DAGLI STUDENTI SARANNO:
PRINCIPI TRIBUTARI EUROPEI ED INTERNAZIONALI;
NORMATIVA TRIBUTARIA DI FONTE INTERNA, CONVENZIONALE E SOVRANAZIONALE (UNIONE EUROPEA);
GIURISPRUDENZA DELLE CORTI NAZIONALI E SOVRANAZIONALI IN MATERIA TRIBUTARIA EUROPEA E INTERNAZIONALE.

LE PRINCIPALI ABILITÀ (OSSIA LA CAPACITÀ DI APPLICARE LE CONOSCENZE ACQUISITE) SARANNO:
LA RISOLUZIONE DI CASI PRATICI SU TEMATICHE TRIBUTARIE EUROPEE E INTERNAZIONALI;
LO STUDIO E L'ANALISI DELLA GIURISPRUDENZA TRIBUTARIA NAZIONALE E SOVRANAZIONALE;
L’ANALISI DELLA LEGISLAZIONE NAZIONALE, SOVRANAZIONALE ED INTERNAZIONALE IN MATERIA TRIBUTARIA;
CAPACITÀ CRITICHE ED UNA PIENA CONOSCENZA DEI PRINCIPI CHE REGOLANO IL DIRITTO TRIBUTARIO EUROPEO ED INTERNAZIONALE AL FINE DI FORMULARE GIUDIZI AUTONOMI E CONSAPEVOLI IN MERITO ALLA FISCALITÀ EUROPEA ED INTERNAZIONALE;
COMUNICAZIONE EFFICACE CON LE AUTORITÀ COMPETENTI DEL SETTORE E/O INTERAZIONE CON I TERZI SU TEMATICHE TRIBUTARIE INTERNAZIONALI E SOVRANAZIONALI;
CAPACITÀ DI SVILUPPARE COMPETENZE, TRAMITE LA CONSULTAZIONE DI RIVISTE IN TEMA DI FISCALITÀ EUROPEA ED INTERNAZIONALE; DI BANCHE DATI FISCALI-CONTABILI; DI DOCUMENTI DELLE ISTITUZIONI EUROPEE E DELL'OCSE.
Prerequisiti
NESSUNO
Contenuti
PROGRAMMA DEL CORSO:

DIRITTO TRIBUTARIO EUROPEO: LA RILEVANZA DELL'ORDINAMENTO GIURIDICO DELL'UNIONE EUROPEA IN MATERIA TRIBUTARIA (FONTI, PRINCIPI, DIRITTO PROCESSUALE EUROPEO, RAPPORTI CON I PAESI TERZI); L'IMPATTO DEL DIRITTO PRIMARIO DELL'UNIONE EUROPEA SULLA MATERIA TRIBUTARIA (LIBERTÀ FONDAMENTALI E DIVIETO DI AIUTI DI STATO); IL DIRITTO SECONDARIO DELL'UNIONE EUROPEA: IMPOSIZIONE DIRETTA (DIRETTIVE CHE RIMUOVONO OSTACOLI NEL MERCATO INTERNO; DIRETTIVE CHE RAFFORZANO LA COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA IN MATERIA FISCALE; PROPOSTE DI DIRETTIVA IN MATERIA TRIBUTARIA); SISTEMA COMUNE DI IMPOSIZIONE SUL VALORE AGGIUNTO; ALTRI TRIBUTI EUROPEI E PROSPETTIVE FUTURE DI SVILUPPO.

DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE: SOVRANITÀ IMPOSITIVA, FONTI ED ESERCIZIO DELLA POTESTÀ IMPOSITIVA NEL CONTESTO INTERNAZIONALE (FONTI; COLLEGAMENTO ALL'IMPOSIZIONE, CONFLITTI POSITIVI E NEGATIVI D'IMPOSIZIONE; CONTROVERSIE FISCALI INTERNAZIONALI); LA NORMATIVA TRIBUTARIA INTERNAZIONALE DI FONTE INTERNA (RACCORDO CON I PRINCIPI COSTITUZIONALI, IMPOSIZIONE REDDITUALE E SUE MODALITÀ APPLICATIVE, CONTRASTO ALL'ELUSIONE FISCALE; IMPOSIZIONE SUL VALORE AGGIUNTO E ASPETTI INTERNAZIONALI DI ALTRI TRIBUTI); LA NORMATIVA TRIBUTARIA DI FONTE INTERNAZIONALE: LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI IN MATERIA FISCALE (MODELLI DI CONVENZIONE, FUNZIONE DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI IN MATERIA FISCALE; INTERPRETAZIONE E APPLICAZIONE DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI IN MATERIA FISCALE; CONTENUTO DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI IN MATERIA FISCALE; NORME DI RILEVANZA FISCALE NELLE ALTRE CONVENZIONI INTERNAZIONALI).
Metodi Didattici
LEZIONI FRONTALI, SEMINARI, STUDIO E/O DISCUSSIONI DI CASI, ESERCITAZIONI, DISCUSSIONI IN AULA, PROBLEM SOLVING INDIVIDUALI, INTERAZIONE CON IL DOCENTE MEDIANTE POSTA ELETTRONICA.
Verifica dell'apprendimento
IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DELL’INSEGNAMENTO È CERTIFICATO MEDIANTE IL SUPERAMENTO DI UN ESAME DI VALUTAZIONE IN TRENTESIMI.
L’ESAME PREVEDE UNA PROVA INTERCORSO, NON OBBLIGATORIA, E UNA PROVA FINALE ORALE, SU ARGOMENTI INDICATI DAL DOCENTE. NELLA PROVA INTERCORSO SARANNO SOMMINISTRATE 8 DOMANDE SCRITTE A RISPOSTA MULTIPLA E 2 DOMANDE SCRITTE A RISPOSTA APERTA SUI SEGUENTI 3 BLOCCHI DI ARGOMENTI: 1 SOVRANITÀ IMPOSITIVA, FONTI ED ESERCIZIO DELLA POTESTÀ IMPOSITIVA NEL CONTESTO INTERNAZIONALE; 2. LA NORMATIVA TRIBUTARIA INTERNAZIONALE DI FONTE INTERNA; 3. LA NORMATIVA TRIBUTARIA DI FONTE INTERNAZIONALE: LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI IN MATERIA FISCALE. LA PROVA INTERCORSO SI SVOLGERÀ ALLA METÀ DEL CORSO E DURERÀ 60 MINUTI. LA PROVA ORALE SI SVOLGERÀ NELLE DATE PREVISTE DAL CALENDARIO DEGLI APPELLI CON DURATA MEDIA DI 30 MINUTI PER QUANTI HANNO GIÀ SOSTENUTO LA PROVA INTERCORSO (45 MINUTI NEI CASI RESTANTI). AI FINI DELLA VALUTAZIONE, IN SEDE DI PROVA INTERCORSO, SARÀ ATTRIBUITO UN PUNTEGGIO DI 2 PER RISPOSTA MULTIPLA CORRETTA E DI 0 PUNTI PER RISPOSTA MULTIPLA ERRATA O NON INDICATA E UN PUNTEGGIO DA 0 A 7 PER OGNI RISPOSTA APERTA (SECONDO LA SEGUENTE SCALA DI VALORI: GRAVEMENTE INSUFFICIENTE; INSUFFICIENTE; SUFFICIENTE; DISCRETO; BUONO; OTTIMO): PER UN TOTALE MASSIMO DI 30 PUNTI.
IN SEDE DI ESAME ORALE L’ESPOSIZIONE SARÀ VALUTATA CON UN PUNTEGGIO DA 0 A 3 PER OGNUNA DELLE 10 DOMANDE PER CHI NON HA SOSTENUTO LA PROVA INTERCORSO (5 DOMANDE PER CHI HA SUPERATO LA PROVA INTERCORSO CON PUNTEGGIO DA 0 A 6), PER UN TOTALE DI 30 PUNTI, SECONDO LA SEGUENTE SCALA DI VALORI: INSUFFICIENTE; SUFFICIENTE; BUONO.
LE PROVE S’INTENDONO SUPERATE CON IL VOTO MINIMO DI 18/30.
LA PROVA INTERCORSO E LA PROVA ORALE HANNO L’OBIETTIVO DI VALUTARE IL LIVELLO DI COMPRENSIONE E DI CONOSCENZA RAGGIUNTO DALLO STUDENTE SUI CONTENUTI INDICATI NEL PROGRAMMA, LA PADRONANZA DEGLI STRUMENTI METODOLOGICI, NONCHÉ LA CAPACITÀ DI APPLICARE LA CONOSCENZA PER RISOLVERE PROBLEMI TEORICI E PRATICI RELATIVI ALLA MATERIA TRIBUTARIA, CON PARTICOLARE ATTENZIONE PER I PROFILI DEL COORDINAMENTO FISCALE TRA GLI STATI QUALE STRUMENTO PER SOSTENERE LO SVILUPPO ECONOMICO CON POLITICHE DI BUON GOVERNO FISCALE. LA VALUTAZIONE FINALE RISULTERÀ DAL VALORE MEDIO DELLE VALUTAZIONI DELLA PROVA INTERCORSO E DELLA PROVA ORALE, SALVO CHE LO STUDENTE NON INTENDA AVVALERSI DEL RISULTATO DELLA PROVA INTERCORSO. IN QUESTO CASO, L’ESAME ORALE VERTERÀ SU TUTTO IL PROGRAMMA, COMPRESI GLI ARGOMENTI PREVISTI PER LA PROVA INTERCORSO.
LA PROVA DI ESAME FINALE SARÀ VALUTATA OGNI RISPOSTA CON UN PUNTEGGIO DA 0 A 6, PER UN TOTALE DI 30 PUNTI, SECONDO LA SEGUENTE SCALA DI VALORI: GRAVEMENTE INSUFFICIENTE; INSUFFICIENTE; SUFFICIENTE; DISCRETO; BUONO; OTTIMO. LA PROVA DI ESAME S’INTENDE SUPERATA CON IL VOTO MINIMO DI 18/30.
IL GIUDIZIO SARÀ FORMULATO CONSIDERANDO LA CORRETTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI, NONCHÉ LA CAPACITÀ CRITICA ED ARGOMENTATIVA DELLO STUDENTE.
Testi
PISTONE, P., DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE, GIAPPICHELLI, TORINO, PRIMA EDIZIONE, 2017.
PISTONE, P., DIRITTO TRIBUTARIO EUROPEO, GIAPPICHELLI, TORINO, PRIMA EDIZIONE, 2017.
E’ CONSIGLIATA L’ANALISI DELLA NORMATIVA EUROPEA ED INTERNAZIONALE NEL TESTO VIGENTE.

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