Progetti

Pasquale PISTONE Progetti

IL RILIEVO PROBATORIO, IN AMBITO TRIBUTARIO, DELLE RISULTANZE DELLE INDAGINI FINANZIARIE

Nell’ambito della ricerca, si partirà dall’analisi delle disposizioni legislative principali, quali l’art. 32, co. 1, n. 2 del DPR n. 600/1973 e l'art. 51, co.2, n. 2, del D.P.R. n. 633/1972, nonchè degli orientamenti giurisprudenziali. Tali disposizioni prevedono che i versamenti sui conti correnti possono essere posti a base di rettifiche ed accertamenti e considerati come maggiori ricavi o compensi, se il contribuente non dimostra che ne ha tenuto conto per la determinazione del reddito o che non hanno alcuna rilevanza allo stesso fine. I prelevamenti bancari vengono considerati ricavi o compensi se il contribuente non è in grado di indicare il beneficiario di tali somme ovvero non risultano dalle scritture contabili. L’obiettivo della ricerca è quello di indagare l’effettivo ambito di operatività della presunzione legale relativa, con particolare attenzione ai requisiti che devono sussistere per tale rilevanza. Una tale analisi si rivela fondamentale perchè, al di fuori dell’ambito di operatività della presunzione legale relativa, la rilevanza delle movimentazioni finanziaria può rilevare solo nell’ambito della regola generale, e cioè essenzialmente quale elemento di una presunzione semplice, e ciò con significative conseguenze in primo luogo sul piano della prova e del correlato potere di valutazione del giudice. La presunzione legale, infatti, determina un'inversione dell'onere della prova rispetto alla normale esplicazione di tale principio ed una limitazione del potere del giudice di valutare le prove. Sempre nella medesima ottica di individuare gli effettivi confini dell’operare della presunzione legale, si analizzerà la problematica della rilevanza, per il contribuente, di risultanze finanziarie riferibili a conti di soggetti “terzi”. Sul punto la giurisprudenza tributaria è assolutamente consolidata nel riconoscere rilievo probatorio a risultanze finanziarie riferibili a conti di soggetti terzi (es. soci o familiari), per desumere l’esistenza di un reddito non dichiarato in capo al contribuente che si sta accertando (ex multis, Cass. sent. n. 27032/2007; n. 374/2009). In proposito si richiama una recente sentenza della Cassazione (n. 12624/2012), ove si ribadisce che le indagini finanziarie esperite nei confronti dei soci di una società di capitali a ristretta compagine sociale sono idonee a supportare l’accertamento di ricavi non dichiarati a carico della società, nonché quello di un maggior reddito derivante dalla distribuzione di utili occulti in capo ai soci titolari dei rapporti finanziari esaminati. E’ importante rilevare che l’orientamento citato, se da una parte correttamente riconosce come le risultanze finanziarie riferibili a conti soggetti “terzi” possono rilevare nei confronti del soggetto “indagato”, dall'altra parte ne riconosce l'operatività anche al di là del meccanismo della presunzione legale. L’orientamento citato, solo per certi versi condivisibile, impone ulteriori approfondimenti della questione, soprattutto in considerazione delle importanti ricadute sui contribuenti “indagati” delle indagini su conti correnti di “terzi” a loro riconducibili. Altro profilo che si analizzerà è quello inerente al contraddittorio preventivo tra contribuente ed Ufficio sulle risultanze delle indagini bancarie. In proposito, anche in ragione della lettera della normativa, la dottrina prevalente e la giurisprudenza tributaria unanime negano l'obbligatorietà del contraddittorio preventivo tra il contribuente e l'Amministrazione, per valutate la prova contraria fornita dal primo e la conseguente legittimazione all'emissione dell'accertamento da parte della seconda (così, ex multis: Cass.,n. 1682/2013, n. 25142/2009; n. 2572/2009; n. 22179/2008). Il tema, però, merita un’ulteriore riflessione, laddove l'obbligo di contraddittorio può discendere dall'utilizzo di modalità accertative compatibili con la disciplina delle indagini finanziarie e che prevedono il contraddittorio (es. accert. sintetico).

StrutturaDipartimento di Scienze Aziendali - Management & Innovation Systems/DISA-MIS
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.350,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Proroga11 dicembre 2016
Gruppo di RicercaFIORENTINO Stefano (Coordinatore Progetto)
D'AMATO Paolo (Ricercatore)
DE FLORA MENITA GIUSY (Ricercatore)
LOMBARDI ORIANA (Ricercatore)
PISTONE Pasquale (Ricercatore)