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DAL BILANCIO SOCIALE AL BILANCIO RELAZIONALE: UN MODELLO DI MISURAZIONE

L'iter logico del progetto di ricerca implica un percorso multilivello integrato, che inizia dallo studio della teoria e, quindi, dall’approfondimento critico dello stato dell’arte, per poi aprire le porte alla raccolta ed alla successiva analisi dei dati ed, infine, ritornare alla base di conoscenze scientifiche di partenza, integrandola mediante l’apporto di quanto sia emerso dal progetto stesso. Lo studio della letteratura approfondirà i contributi sia nazionali che internazionali aventi ad oggetto la relazionalità dei sistemi, partendo dall’idea che la dinamica evolutiva di un Sistema Economico Sociale (SES), soggettivamente percepito, possa essere letta ed interpretata alla luce della Teoria dei giochi, cooperativi, competitivi o coopetitivi (Von Neumann J. and Morgenstern O., 1944), secondo la quale è il confine sistemico che definisce il “tavolo da gioco”. Sulla scorta di quanto emerge da quest’ultima considerazione e da una preventiva disamina della letteratura, si configura, di conseguenza, l’oggetto del presente programma di ricerca, consistente nella definizione del “Bilancio Relazionale”, inteso quale nuovo strumento informativo di supporto al governo (dinamiche decisionali strategiche) di SES complessi e considerabile una sorta di derivazione del noto Bilancio Sociale. Il progetto sarà condotto mediante l’impiego di un’innovativa metodologia per la definizione di un originale modello matematico-informatico (basato sulla Teoria dei giochi), in grado di consentire, con cadenza annuale, l’analisi e la misurazione dell'equilibrio (o anche armonia) relazionale sistemico. Nello specifico, per fornire un riscontro pratico alla modellizzazione che sarà progressivamente definita, sarà avviata una sperimentazione partendo dal Bilancio Sociale dell’Università degli Studi di Salerno, con particolare riferimento alla terza sezione (Relazioni con gli Stakeholder). Si tratterà, dunque, di un approccio teorico-pratico simile ad altre già note e consolidate metodologie per mezzo delle quali si misurano e valutano le condizioni di equilibrio economico-reddituale-finanziario sistemico, con la differenza, però (ed è soprattutto in questo che si manifesta l’originalità del progetto), che il fine ultimo, in questo caso, sarà quello di confinare l’attenzione sull’aspetto squisitamente relazionale del sistema-bilancio. L’esigenza di “introdurre” il Bilancio Relazionale, affiancandolo agli altri strumenti informativi e di comunicazione interna/esterna tipicamente a disposizione di ogni tipo di organizzazione (sia pubblica che privata) deriva dalla considerazione secondo la quale, ad oggi, nell'ambito del Bilancio Sociale, si effettuano rendicontazioni del consenso espresso dalle varie categorie di stakeholders oggetto di preventiva mappatura senza, però, adoperare una metodologia ed un modello in grado di misurare il livello complessivo (sistemico e contestuale) di armonia relazionale. Infine, dopo aver sviluppato una metodologia ed un modello codificati per consentire valutazioni comparate (nel tempo e nello spazio), attualmente non possibili, alla luce delle dinamiche dominanti di Nash (1950), ipotizzando che l’armonia relazionale sia l'origine delle performance gestionali, si potrebbe estendere la ricerca esplorando e verificando l'esistenza di una tale correlazione in termini di causa (armonia) ed effetti (risultati).