Progetti

Annamaria Giulia PARISI Progetti

IL MINORE OSPEDALIZZATO:CAPACITA' E CONSENSO INFORMATO

Obiettivo della ricerca è quello di non fermarsi ad un'analisi dei diritti del minore ricoverato, in linea generale, ma di spingersi oltre, analizzando i margini di autonomia decisionale del minore rispetto al trattamento sanitario cui dovrebbe essere sottoposto, senza trascurare la regola della responsabilità genitoriale tout court. L'attenzione è destinata a concentrarsi sulle diverse forme di capacità riconosciute al minore che, nel relazionarsi con i genitori, non deve risultare costretto in aree fisicamente e psicologicamente delimitate, ma, al contrario, trovare il giusto equilibrio fra protezione ed autonomia. Se, dunque, l'oggetto della tutela va ricercato nella dignità della persona e nello sviluppo della sua personalità, non può passare inosservato il fatto che il minore, ogni minore, non più soggetto in via di formazione ma, più semplicemente, persona, è portatore di interessi diversificati e di esigenze proprie. La visione esposta consente di superare la concezione atomistica della soggettività, a tutto vantaggio di una realtà che guarda al minore in una prospettiva che rispetti le differenze. In questo contesto, determinazione e realizzazione dell'interesse del minore diventano i poli attorno a cui ruota la problematica della tutela del minore ospedalizzato. In questo contesto, l'autonomia decisionale del minore al rilascio di un consenso libero e consapevole al trattamento medico, presuppone una puntuale informazione al paziente che, in caso di minore, solleva questioni di tipo etico, antropologico e relazionale dovendo coniugare il delicato rapporto fra l'autonomia di scelta (intesa come ascolto dell'opinione) del minore e l'esercizio della responsabilità genitoriale. Il tema dell'informazione nel contesto pediatrico si scontra, quindi, con il bisogno di attuare la volontà del minore, modulando le scelte comunicative sulla base della riscontrata capacità di discernimento del paziente senza ricorrere alla distinzione, di matrice francese, fra grands enfants e petits enfants, atteso che, per l'esercizio delle situazioni esistenziali, l'età non può costituire il dato numerico idoneo ad individuare lo sviluppo fisiopsichico della persona, dovendo, invece, parlare di homme situè.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.138,60 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaSTANZIONE Pasquale (Coordinatore Progetto)
APICELLA Domenico (Ricercatore)
AUTORINO Elvira (Ricercatore)
D'ANTONIO Virgilio (Ricercatore)
MUSIO Antonio (Ricercatore)
PARISI Annamaria Giulia (Ricercatore)
SALITO Gelsomina (Ricercatore)
TROISI Claudia (Ricercatore)