Rosaria MINERVINI | Progetti
Rosaria MINERVINI Progetti
I CANARISMI ED I VENEZOLANISMI NELLA STAMPA E NEL DICCIONARIO DE LA REAL ACADEMIA ESPAOLA (DRAE)
Ogni lingua storica presenta una varietà interna che si plasma in differenze di tipo diatopico, diastratico e diafasico. Per quanto riguarda il livello diatopico, lo spagnolo adotta delle differenze geografiche tra i parlanti molto evidenti, forse a causa della vastità dei territori in cui si parla. Per quanto riguarda lo spagnolo di Spagna, al suo interno sono state delimitate essenzialmente due aree linguistiche: quella del nord, considerata più conservatrice in quanto più vicina a quello che si formò come modello normativo; e l'area del sud, più evoluta nella sua pronuncia. All'interno delle varietà meridionali si inglobano le modalità linguistiche dell'Andalusia, delle Canarie, di Extremadura e della Murcia. É chiaro che le divisioni all'interno delle aree non sono sempre chiare e precise, tanto che all'interno di queste zone linguistiche appaiono elementi di pronuncia, di grammatica e lessicali comuni a tutte loro; ciò nonostante, esistono elementi differenziali grazie ai quali le aree possono essere caratterizzate come modalità specifiche. Vi è, dunque, una base comune molto vasta sulla quale si innestano caratteristiche proprie di ogni modalità. Per quanto riguarda, invece, lo spagnolo parlato in America, le aree linguistiche sono ben cinque: lo spagnolo caraibico, lo spagnolo messicano e centroamericano, lo spagnolo andino, lo spagnolo australe e lo spagnolo cileno.La realtà della lingua spagnola impone al professore una riflessione su quale tra i vari modelli normativi insegnare e sulla necessità di presentarne più di uno. Nel caso che ci occupa, la variante venezuelana e la canaria rappresentano due varianti estremamente produttive ed esuberanti. Si studieranno quindi le principali caratteristiche di queste modalità, segnalando le eventuali differenze ed i punti di contatto. Lo spagnolo del Venezuela è solito essere diviso in quello delle terre alte (la zona delle Ande) e quello delle terre basse; mentre lo spagnolo delle Canarie rientra nello spagnolo meridionale. Nella modalità del Venezuela rientrano molti tratti che appartengono allo spagnolo canario e viceversa. La ricerca ha per scopo evidenziare i tratti comuni e divergenti per poi proporre attività d'aula che aumenteranno non solo la conoscenza grammaticale degli studenti, ma la percezione della ricchezza e dell'evoluzione continua che sperimenta la lingua.Saranno impiegati testi periodistici, utili per la loro chiarezza, coincisione ed attualità. Inoltre, in essi appare la lingua autentica ed in genere in essi viene utilizzato uno spagnolo standard tanto nel registro formale come informale. Anche il dizionario costituisce uno strumento didattico che aiuterà lo studente ad approfondire la conoscenza sulle varianti dal momento che il DRAE ne contempla al suo interno varie. Infatti, non è insolito trovare nel vocabolario termini con i quali non si è mai entrati in contatto e che prima di scoprirli al suo interno venivano considerati incorretti, trattandosi invece di parole appartenenti a zone geografiche diverse, ovvero a modalità non conosciute. Per questo motivo si cercherà di creare delle attività adoperando questi materiali con l'obiettivo finale che gli studenti percepiscano l'eterogeneità della lingua e le molteplici possibilità espressive che questa offre loro. Studiare questa enorme ricchezza linguistica ed avvicinarla agli studenti, oltre a migliorare la conoscenza sulla lingua in generale, aumenterà la competenza linguistica e comunicativa degli stessi. Le varianti rappresentano, inolte, uno strumento fondamentale per avvicinarsi alla storia e all'ambiente socioculturale delle società in cui esse si sono formate e continuano a svilupparsi.
Struttura | Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC | |
Responsabile | MINERVINI Rosaria | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.750,00 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Proroga | 6 novembre 2017 | |
Gruppo di Ricerca | MINERVINI Rosaria (Coordinatore Progetto) SCOCOZZA Antonio (Ricercatore) |