Mario D'AMBROSI | Progetti
Mario D'AMBROSI Progetti
LETTERATURA E CIVILTÀ BIZANTINA (SECOLI X-XIII): FORME, GENERI, AUTORI
Nella produzione poetica di Giovanni Geometra, accanto a indubbi elementi di novità evidenziati dall'ultimo editore (la studiosa E. M. van Opstall), permangono aspetti legati all'imitazione dei modelli classici, che però non sono più esclusivamente antichi, bensì anche moderni o contemporanei: si pensi ai Padri cappàdoci, in particolare a Gregorio Nazianzeno, affiancati da Geometra all'epigramma erotico rivisitato in chiave cristiana, mediato dall'Anthologia Palatina, che proprio in quegli anni riceveva la redazione finale con la quale è giunta a noi moderni. Nel progetto si intende analizzare nei suoi aspetti meno indagati tale compresenza, soprattutto in relazione alla produzione letteraria e artistica coeva.Nello stesso X secolo, l'illuminato e dotto imperatore Costantino VII, sulla scia del revival culturale di stampo classicistico fiorito sul finire del secolo precedente, promuove tutta una serie di progetti editoriali, che risentono fortemente della modernità rintracciata in Geometra. Accanto all'epigramma antico, il florilegio palatino trasmette gli epigrammi e i poemi 'lunghi' dei poeti cristiani (su tutti Gregorio di Nazianzo, ma anche Paolo Silenziario e Giovanni di Gaza) e dei poeti 'moderni', tra i quali Areta, Leone il Filosofo, Cometa, Ignazio Diacono, Costantino Rodio. Ecco quindi che si impone allo studioso la necessità di condurre la ricerca con un approccio sia olistico sia analitico, capace di avere una visione d'insieme (imprescindibile per inquadrare correttamente aspetti apparentemente contraddittori), ma anche di saper analizzare fenomeni peculiari con la necessaria competenza specialistica. A tale scopo, nel progetto qui proposto si affiancano le competenze più diversificate, che vanno dal campo della letteratura a quello della storia romana e bizantina, e ancora alla storia dell'arte medievale, con un proficuo rapporto di collaborazione scientifica già instauratosi in occasione dei precedenti progetti di ricerca, il quale ha portato peraltro alla 'scoperta' di un negletto e finora inedito epigramma in decapentasillabi, veicolato da un encolpio di probabile fattura costantinopolitana, che si riallaccia alla produzione 'anacreontica' bizantina, tipica della corte macedone degli anni di Costantino Porfirogenito.Nell'XI secolo due figure di indubbio rilievo si stagliano nel panorama letterario: Cristoforo Mitileneo, il più sagace e dissacrante poeta bizantino, e Giovanni Mauropode, metropolita di Eucàita e maestro di Michele Psello.Negli epigrammi in metro 'profano' del primo, trasmessi dal celebre codice di Grottaferrata (Cryptensis Z.a.XXIX) e ora ripubblicati – non senza errori e discutibili scelte ecdotiche – da Marc De Groote, in particolare in quelli riconducibili al genere scoptico, accanto a elementi di indubbia modernità (metrica, lingua, stile) coesistono aspetti legati a filo doppio alla tradizione scommatica antica, che rimonta ancora una volta alla tradizione dell'Anthologia Graeca (l'XI libro del codice Palatino) e più in particolare alla figura di Lucillio, di cui recentemente è stata pubblicata – a cura di Lucia Floridi – una nuova edizione di tutti gli epigrammi noti. Scopo della ricerca qui proposta è proprio indagare l'apporto della tradizione scommatica e paremiografica antica alla modernità della poesia del Mitileneo.Il testo del 'Canzoniere' di Giovanni Mauropode si legge ancora nell'ormai superata edizione del 1882 (Bollig-de Lagarde). In vista di una nuova edizione critica, basata sulla recensio sistematica dei manoscritti noti (vettori in taluni casi di epigrammi non contenuti nel codice d'autore, il Vat. gr. 676) e per meglio inquadrare storicamente l'istituzione della festività dei Tre Gerarchi (attribuita dalla tradizione liturgica al metropolita eucaitense), la ricerca si focalizzerà in particolare su un ciclo di epigrammi e su alcune omelie di Mauropode, pronunciate nella veste di vescovo di Eucaita nel periodo del suo 'esilio' dorato.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | D'AMBROSI Mario | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.700,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Proroga | 27 Luglio 2018 | |
Gruppo di Ricerca | D'AMBROSI Mario (Coordinatore Progetto) CATALANO Romilda (Ricercatore) LA GRECA Fernando (Ricercatore) |