Daniela MARRANI | Progetti

REGOLE SPORTIVE E CONTROLLO DI MERITEVOLEZZA

Il gruppo di ricerca analizzerà, in un primo momento, le problematiche di carattere generale connesse all’indagine giuridica del fenomeno sportivo; si tratteranno, pertanto, le questioni tradizionali, anche di carattere meramente definitorio, relative a queste fattispecie. Ogni premessa metodologica risulterà infatti indispensabile, fra l’altro, per delimitare il piano d’indagine degli studi settoriali che si svolgeranno successivamente. Questa prima fase sarà caratterizzata da approfondimenti sulla dottrina e sulla giurisprudenza che hanno affrontato la delicatissima questione inerente i rapporti fra ordinamenti, in modo da comprendere se si possa correttamente affermare l’esistenza di un vero e proprio “ordinamento sportivo” autonomo o se, invece, quelle emanate da enti sportivi siano regole aventi natura meramente negoziale, inserite, in virtù del principio di proporzionalità, all’interno dell’unitario assetto ordinamentale italo-europeo, che si fonda sulla Costituzione. Lo studio, evidentemente, avrà ad oggetto la teoria delle fonti del diritto. Queste indagini sono imprescindibili, poiché non v’è dubbio che fra le fonti di regolamentazione dei concreti rapporti riscontrabili in àmbito sportivo rientrano certamente le regole endoassociative sportive. Parallelamente, in questa prima fase si procederà nell’analisi delle più recenti elaborazioni dottrinali e giurisprudenziali in tema di controllo di meritevolezza. Si tenterà di definire, in particolare, il contenuto di tale controllo, alla luce dei valori fondanti l’ordinamento, e di dimostrare l’operatività dell’art. 1322, comma 2, c.c. anche per i contratti tipici. Dopo questa prima fase, svolta anche in chiave comparatistica, si procederà con l’individuazione delle svariate fattispecie riscontrabili nella prassi e si tenterà di comprendere in che modo le soluzioni sinora proposte in ordine alla validità dei c.dd. contratti sportivi abbiano utilizzato il controllo di meritevolezza. Saranno svolti approfondimenti, quindi, sulle problematiche relative ai contratti di lavoro sportivo e alla loro cessione, ai contratti con gli agenti sportivi, ai contratti per lo sfruttamento economico del bene “evento sportivo”, ai contratti di sponsorizzazione sportiva, etc. Non saranno trascurati i profili fiscali connessi a tali operazioni, anche in considerazione della loro diffusa dimensione sovranazionale. Fissate queste basi di carattere metodologico e ricostruttivo, il gruppo di ricerca potrà iniziare a delineare possibili soluzioni innovative, in relazione alla possibile estensione del controllo di meritevolezza, anche al di là dei contratti appena indicati. In altri termini, sul presupposto che il concreto rapporto è disciplinato – oltre che da regole e principi dell’ordinamento – anche dal singolo contratto stipulato in conformità con le regole endoassociative sportive, si verificherà l’opportunità di valutare se anche queste ultime superino il controllo ex art. 1322, comma 2. Non più, dunque, un controllo di meritevolezza del singolo contratto alla luce delle regole sportive; piuttosto, un controllo di meritevolezza, da svolgere in positivo e per ogni fattispecie, tipica o atipica, alle luce dei principi dell’unico, unitario ordinamento configurabile, che abbia ad oggetto sia le clausole dei singoli contratti stipulati, sia le regole sportive che concorrono alla disciplina del caso concreto.