Luigi VECCHIO | Progetto MaVe
Luigi VECCHIO Progetto MaVe
La produzione laterizia di Velia, per la sua articolazione tipologica, molto ben riconoscibile, data la grande quantità di esemplari integri conservati, costituisce un caso particolarmente interessante nello studio dell’archeologia e dell’epigrafia della produzione in Magna Grecia.
I mattoni velini da sempre hanno suscitato l’attenzione degli studiosi, sia per le loro caratteristiche sia per il singolare sistema di bollatura. La morfologia si presenta molto peculiare, per la resa delle parti inferiore, perfettamente piana, e superiore, con scanalature rettangolari, disposte perpendicolarmente alla lunghezza o alla lunghezza. Documentati in diversi tipi e moduli, di forma quadrangolare ma anche anulare e a disco, si contraddistinguono dalle altre produzioni per la presenza sistematica di due bolli: uno, definito “costante”, costituito da una sigla composta dalle lettere delta-heta, abbreviazione dell’aggettivo demosios, “pubblico”, ne indica la proprietà e la destinazione pubblica; l’altro costituito da un numero di lettere da due a cinque, definito “variabile”, è l'abbreviazione di un antroponimo, riferibile all’artigiano (officinator) che plasmava il mattone. In questo modo egli distingueva il suo lavoro da quello degli altri per documentare gli esemplari prodotti al fine di consentire il controllo da parte del proprietario dell’officina del lavoro dei singoli officinatores.
Il progetto, che si inserisce nel quadro più ampio di quello volto allo studio di tutta la documentazione epigrafica da Velia, prevede l’analisi integrata degli aspetti epigrafici ed archeologici attraverso una catalogazione sistematica di tutti i mattoni, effettuata attraverso un database relazionale che consente di raccogliere i dati riguardanti gli aspetti morfologici, metrologici ed epigrafici. La banca dati consentirà di individuare tutti gli elementi utili per definire una proposta di seriazione dei mattoni. Uno dei problemi più complessi, infatti, riguarda la possibilità di analizzare in chiave diacronica gli esemplari e distribuirli in sequenze relative, considerata anche la lunga durata della produzione. Dall’interazione di tre diversi livelli di lettura, tipologico, mensio-cronologico ed epigrafico, si intende ricostruire l’organizzazione delle attività produttive, l’individuazione di singole officine, la presenza di eventuali lotti di mattoni riconducibili ad aspetti tipologici o anche epigrafici comuni, la sequenza e la frequenza dei bolli variabili e il riconoscimento dei timbri utilizzati.
Il lavoro finora svolto, con la partecipazione di studenti del Dispac (corso di laurea magistrale in Archeologia e culture antiche, Scuola di Specializzazione e Dottorato di ricerca) ha consentito la schedatura circa 3500 mattoni sia in situ (ad es. Casa degli affreschi, Terme ellenistiche) sia conservati all’aperto, provenienti da diversi contesti (ad es. Aree sacre, Fortificazioni, Porta Rosa) o privi di indicazioni di provenienza.
Durata: 2013-in corso
Partnership
Laboratorio di Archeologia ClassicaSoprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Salerno ed Avellino
Universität Wien, Institut für Klassische Archäologie
Università degli Studi di Napoli Federico II
Team

VECCHIO Luigi
Responsabile Scientifico
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC

PARDINI Giacomo
Collaboratore
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC

SERRITELLA Antonia
Collaboratore
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC

DE MAGISTRIS Elio
Collaboratore
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC

CANTILENA Renata
Collaboratore
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC

SANTORIELLO Alfonso
Collaboratore
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC

CARBONE Federico
Collaboratore
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC

Elisa D'ANGELO
Collaboratore
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale - specializzanda in archeologia









Contacts
VECCHIO LuigiSettore ERC principale
SH6 The Study of the Human Past Archaeology and history
Sottosettore ERC e/o altri settori ERC
SH6_5 Ancient history
Fonti di finanziamento e Sponsor
- Fondi FARB (Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DiSPaC)
Pubblicazioni più significative relative alla ricerca
- L. Cicala - L. Vecchio, The bricks of Elea/Velia: archaeology and epigraphy of production, in 19th International Congress of Classical Archaeology, Cologne/Bonn, 22-26 May 2018 (Session 3 Systems of production: land use, industry, technology, artistic production), in corso di stampa
- L. Cicala - L. Vecchio,I mattoni di Velia nel quadro delle produzioni laterizie magno-greche, in Alle origini del laterizio romano. Nascita e diffusione del mattone cotto nel Mediterraneo tra IV e I sec. a.C., Atti del II convegno internazionale “Laterizio”, Padova 26-28 aprile 2016, Roma, Quasar, 2019, pp. 157-168
- L. Cicala - L. Vecchio, La produzione di mattoni ellenistici di Elea-Velia. Le ricerche in corso, in Dialoghisull'Archeologiadella Magna Grecia e delMediterraneo (Atti del I Convegno Internazionale di Studi, Paestum, 7-9 settembre 2016), a cura di A. Pontrandolfo e M. Scafuro, Paestum 2017, IV, pp. 1009-1018
- L. Cicala - L. Vecchio, I mattoni di Velia: riflessioni e nuove prospettive di studio,inAtti del V convegno di Storia dell’Ingegneria, Napoli, 19-20 maggio 2014, pp. 283-308
- L. Vecchio, I laterizi bollati di Velia, in “Minima Epigraphica et Papyrologica”, XII-XV, 2009-2012, fasc. 14-17, pp. 63-114