Athenaion-Paestum

MICHELE SCAFURO Athenaion-Paestum

Athenaion-Paestum

Ricerche archeologiche nel santuario urbano settentrionale di Paestum


La ricerca si inserisce nell’ambito della convenzione tra l’Università degli Studi di Salerno e il Parco Archeologico di Paestum, in continuità con le attività avviate già da diversi anni da Fausto Longo sui materiali in metallo provenienti dal santuario settentrionale di Poseidonia.

Il programma di scavo triennale (2018-2021, prorogato al 2022 per l’emergenza Covid 19) mira a ricostruire la storia più antica del santuario e di rintracciare sul terreno i limiti delle vecchie trincee di scavo effettuate negli anni 1928, 1929, 1937 e 1939 e poi successivamente da P.C. Sestieri negli anni Cinquanta al fine di raggiungere i livelli antropici non ancora indagati. In questa ottica la concessione ministeriale ottenuta nel 2018 ha compreso la parte sud del santuario, più precisamente quella compresa tra il tempio e la plateiaest/ovest.

Nel corso del primo anno di indagini (2018) sono stati aperti due saggi, a breve distanza tra loro, nella porzione sud-occidentale del santuario, laddove le indagini geofisiche avevano consentito di individuare alcune anomalie rispetto alla regolare conformazione della stratigrafia. Il saggio ubicato più a nord ha consentito di individuare il limite di una delle vecchie trinceee livelli risalenti ai primi cento anni di vita di Poseidonia.

Nel 2019 è stato aperto un fronte di scavo più ampio, in contiguità con il precedente, che ha inglobato parte dell’edificio a sud-est del grande tempio di Athena a cui apparteneva verosimilmente la copertura in terracotta arcaica conservata al Museo parzialmente recuperata negli anni Trenta.

Le attività di scavo in questo settore hanno consentito di recuperare altre terrecotte architettoniche di pregevole fattura identiche a quelle già note dagli interventi e del secolo scorso che presentavano lettere incise e dipinte iscritte in dialetto acheo, quello parlato a Sibari, la città di provenienza degli abitanti di Poseidonia. Lo scavo ha permesso di rileggere la stratigrafia del santuario, in particolare quella riferibile alla fase arcaica; in particolare è stato individuato lo strato carbonioso dal quale proviene la maggior parte degli oggetti recuperati nel corso dei vecchi scavi tra cui soprattutto i metalli e le armi, nonché la tabella in bronzo iscritta che adombra rapporti tra Sibari e Poseidonia nel pieno VI secolo a.C.

I materiali arcaici sono stati rinvenuti accumulati a ridosso dei resti dell’edificio rettangolare, forse l’antico tempio di Athena, sopra un piano battuto e ricoperto da una colmata di polvere e scaglie di travertino utilizzata per obliterare i resti sacri e risistemare il piano del santuario innalzando la quota del piano di calpestio. In questa gettata è stata recuperata una testina femminile in arenaria realizzata di tre quarti, attribuibile a una metopa di pieno V sec. a.C., che probabilmente costituisce uno scarto di lavorazione.

Nel terzo anno di ricerche, previsto per il 2020 ma rinviato al 2021, si effettueranno saggi a sud-est del tempio e in prossimità della crepidine del tempio tardo arcaico, dove gli interventi di Maiuri e di Sestieri sembrerebbero aver risparmiato i livelli più arcaici del santuario.

Allo scavo hanno partecipato studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale, dottorandi e allievi della Scuola di Specializzazione in beni archeologici dell’Università di Salerno.

Durata: 2018-2021(sospensione nel 2020)

Partnership

Parco Archeologico di Paestum e Velia

Team

foto di LONGO Fausto

LONGO Fausto

Responsabile Scientifico

Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
foto di Cristina Casalnuovo

Cristina Casalnuovo

Responsabile
reperti ceramici

Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici/DiSPaC
foto di RIZZO Maria Luigia

RIZZO Maria Luigia

Responsabile
scavo e laboratorio

Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
foto di SCAFURO MICHELE

SCAFURO MICHELE

Responsabile
reperti ceramici

Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
foto di Ottavia Voza

Ottavia Voza

Collaboratore Esterno
architetto

Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici/DiSPaC
foto di Vincenzo Amato

Vincenzo Amato

Collaboratore Esterno
geoarcheologo

Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici/DiSPaC
foto di PINTO Rita

PINTO Rita

Tecnico di Laboratorio

Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Generica copertinaPiantaVedutaFoto zenitaleScavoParticolare scavoTerrecotte

Contacts

LONGO Fausto

RIZZO Maria Luigia

SCAFURO MICHELE


Settore ERC principale

SH6 The Study of the Human Past:Archaeology, history and memory

Sottosettore ERC e/o altri settori ERC

SH5 Cultures and Cultural Production:Literature and philosophy, visual and performing arts, music, cultural and comparative studies

SH5_11 Cultural heritage, cultural memory

Fonti di finanziamento e Sponsor

Il programma di ricerca è finanziato dall’Università degli Studi di Salerno

Pubblicazioni più significative relative alla ricerca

  • R. Graells i Fabregat, F. Longo 2019, Armi votive in Magna Grecia. Atti del Convegno Internazionale di Studi (Salerno-Paestum, 23-25 novembre 2017), Mainz am Rhein
  • R. Graells i Fabregat, F. Longo, G. Zuchtriegel, Le armi di Athena. Il santuario settentrionale di Paestum, Napoli 2017
  • F. Longo, M.L. Rizzo, “Nuovi dati dall’area del santuario urbano settentrionale di Paestum”, in Dialoghi sull’archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo (Atti della III Rassegna annuale di studi, ricerche e notizie di scoperte promossa dalla Fondazione Paestum, III Convegno Internazionale, Paestum 16-18 Novembre 2018), Paestum 2019, pp. 217-224, ISBN 9788887744880
  • F. Longo, M.L. Rizzo, V. Amato, M. Cozzolino, N. Pizzano, “Recenti ricerche nell’area del santuario urbano settentrionale di Poseidonia”, www.fastionline.org/docs/FOLDER -it-2019-449
  • F. Longo, M.L. Rizzo, V. Amato, M. Cozzolino, N. Pizzano, O. Voza, “The temple of Athena of Poseidonia-Paestum (Southern Italy): geological, geophysical and archaeological researches for the detection of the ancient topographical features of the site”, in Geosciences 2019, 9

Keywords

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