MICHELE SCAFURO | Progetto Paestum Insula 6_8
MICHELE SCAFURO Progetto Paestum Insula 6_8
La definizione del progetto di ricerca e scavo in una delle insulaedell’antica Poseidonia-Paestum è l'esito finale di un'attenta riflessione e di confronto con la direzione del Parco Archeologico di Paestum e Velia. Il progetto scaturisce dalla consapevolezza che ad oggi nessuna insuladella città di Paestum è stata mai indagata stratigraficamente a partire dai livelli moderni.
Le attività, che si svolgeranno ogni anno, rientreranno nell’ambito delle attività formative (250 ore annue) degli allievi della Scuola di Specializzazione in beni archeologici dell’Università di Salerno. Il cantiere sarà di conseguenza destinato ad un’alta formazione che prevede da parte degli allievi della Scuola l’affinamento delle tecniche di scavo, l’acquisizione di competenze nella raccolta e registrazione dei dati, nelle problematiche relative al restauro e alla conservazione delle strutture murarie, dei materiali e delle intere aree scavate ma anche nel coordinamento e nella progettazione e realizzazione dell’edizione scientifica dei risultati. Le attività sul campo (scavo, documentazione, catalogazione materiali, informatizzazione dei dati) saranno affiancate da lezioni e seminari appositamente dedicati che consentiranno agli allievi di entrare nella logica e nella programmazione del cantiere, dei risultati scientifici e della loro divulgazione a più livelli.
Lo scavo, programmato nel 2020 ma poi rinviato al 2021 per l’emergenza Covid 19, sarà coordinato dal Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università di Salerno, prof. Fausto Longo, con la collaborazione dei docenti di archeologia e degli allievi-specializzandi della Scuola. L’area di indagine, corrisponde alla parte meridionale dell'insula In (6-8), la terza ad ovest dell'Agora-Foro e a nord della plateia mediana della città. L’insula immediatamente ad est (In 4-6) nella parte nord, ha restituito l’unico esempio di casa arcaica di Paestum consentendo al contempo di ricostruire la divisione degli isolati della città tardo arcaica (all'incirca 17 x 17 m).
Specifiche aree di scavo in profondità, assegnate ai docenti della Scuola (responsabili di area), potranno offrire una lettura verticale e, se possibile, visibile della città (dalle fasi che precedono l'impianto di Poseidonia fino al Grand Tour e al secolo passato) saranno concordate di volta in volta con la direzione del Parco Archeologico con il quale si stabiliranno anche le modalità di visita al pubblico degli scavi in corso e, in generale, tutto ciò che riguarderà la comunicazione (filmati, interviste, informazioni social).
Le attività sul campo saranno precedute da una ricerca di archivio (vecchie cartografie con individuazione del rudere e delle sue trasformazioni, vecchie foto, rilievi catastali), da una pulizia dell’area da indagare e, infine, da un nuovo rilievo sia dei ruderi (anche se fuori dalla concessione) sia del fronte scavo effettuato negli anni Cinquanta. A questo lavoro seguirà la schedatura delle strutture murarie ancora visibili e del relativo studio (tecniche edilizie, materiali, stratigrafie murarie). Una corretta aereofotogrammetria dell'area e le indagini geofisiche completeranno la fase preliminare cui faranno seguito le attività di scavo coordinate dagli archeologi della Scuola di Specializzazione in beni archeologici insieme a specializzandi, dottorandi e studenti. Lo studio dei manufatti come dei materiali organici (reperti palinologici, archeozoologi, datazioni al radiocarbonio ecc.) sarà effettuato presso i depositi del Museo Archeologico di Paestum; l’elaborazione dei dati e il loro inserimento nei database secondo quanto richiesto dal Parco e dal Ministero nonché le elaborazioni grafiche e fotografiche saranno effettuate presso il Laboratorio di Archeologia ‘Mario Napoli’ del DISPAC presso il campus di Fisciano dell'Ateneo di Salerno e presso la sede della Fondazione Paestum ONLUS.
Le ricerche di scavo così condotte potranno offrire uno spaccato della città di Poseidonia-Paestum con l'ulteriore arricchimento delle fasi che ne precedono l'abbandono definitivo, genericamente datato tra VI e VII secolo d.C. Lo scavo potrà quindi consentire di capire meglio i processi di trasformazione della città, da quella greca a quella lucana, da quella romana a quella tardo antica e medievale con una maggiore definizione delle cronologie - soprattutto quelle più recenti - sino ad ora ignote o comunque poco note. Allo stesso tempo il prosieguo delle ricerche permetterà di approfondire la conoscenza sull'edilizia domestica magnogreca e romana nonché indagare le fasi più antiche dell'impianto urbano, quindi contribuire a comprendere anche i primi 100 anni di vita della città, anch’esse ancora solo parzialmente note.
Durata: 2021-2023
Partnership
Parco archeologico di Paestum e VeliaMinistero per i Beni e le Attività Culturali e per il turismo
Team
LONGO Fausto
Responsabile Scientifico
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
BOLZONI Gloria
Collaboratore
studio della ceramica
Scuola di Specializzazione in beni archeologici/DisPaC, responsabile per la classificazione e lo studio della ceramica di età romana
Vincenzo Amato
Collaboratore
geoarcheologo
Scuola di Specializzazione in beni archeologici/DisPaC, responsabile per la classificazione e lo studio della ceramica di età romana
Ottavia Voza
Collaboratore
architetto
Scuola di Specializzazione in beni archeologici/DisPaC, responsabile per la classificazione e lo studio della ceramica di età romana
Alfredo Maria Santoro
Collaboratore
studio della ceramica
Scuola di Specializzazione in beni archeologici/DisPaC, responsabile per la classificazione e lo studio della ceramica di età romana
CANTILENA Renata
Collaboratore
numismatica
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
CERCHIAI Luca
Collaboratore
archeologo classico
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
MUGIONE Eliana
Collaboratore
archeologa classica
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
LAMBERT Chiara Maria
Collaboratore
archeologa medievale
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
MENICHETTI Mauro
Collaboratore
archeologo classico
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
DE MAGISTRIS Elio
Collaboratore
topografia
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SANTORIELLO Alfonso
Collaboratore
archeologo classico
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
FIORILLO Rosa
Collaboratore
archeologa medievale
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SERRITELLA Antonia
Collaboratore
archeologa classica
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
CARBONE Federico
Collaboratore
numismatico
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
VECCHIO Luigi
Collaboratore
storico ed epigrafista
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SCAFURO MICHELE
Collaboratore
archeologo classica
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
PARDINI Giacomo
Collaboratore
numismatico
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
PINTO Rita
Tecnico di Laboratorio
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Contacts
LONGO FaustoSCAFURO MICHELE
Scuola di Specializzazione in beni archeologici UniSa
scuolabeniarcheologici@unisa.it
Settore ERC principale
SH6 The Study of the Human Past:Archaeology, history and memory
Sottosettore ERC e/o altri settori ERC
SH6_1 Archaeology, archaeometry, landscape archaeology
SH6_2 Prehistory and protohistory
SH5 Cultures and Cultural Production:Literature and philosophy, visual and performing arts, music, cultural and comparative studies
SH5_11 Cultural heritage, cultural memory
Fonti di finanziamento e Sponsor
Il programma di ricerca è finanziato dall’Università di Salerno