Curriculum

Curriculum Docente

Simona Carotenuto è docente a contratto di Storia dell’Arte Moderna dall’ a.a. 2019-2020 ad oggi, presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno. Nel 2010 ha conseguito la Laurea Magistrale in Storia critica d’arte con lode presso Università degli Studi di Salerno e dal 2011 al 2019 è stata Cultore della materia di Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dello stesso ateneo. Ha conseguito il Dottorato in Metodi e Metodologie della ricerca storico artistica e dei sistemi territoriali nel 2014 presso lo stesso ateneo salernitano discutendo la tesi: "L'attività di Francesco Solimena dal 1674 al 1706. Revisione e ampliamento del catalogo delle opere". Nel 2015 è risultata vincitrice del contratto di ricerca “Mecenatismo degli Orsini tra Napoli e Solofra” finanziato con fondi FIRB 2014 (progetto 300398): Gli Orsini e i Savelli nella Roma dei papi. Arte e mecenatismo di antichi casati dal feudo alle corti barocche europee, presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno. Nell’a.a 2017-2018 ha ottenuto l’incarico Help teaching per attività di supporto all’insegnamento di storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno e, dal 2013 al 2016, ha curato il corso on line, in qualità di Tutor, per l’insegnamento di Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dello stesso Ateneo. Ha partecipato ai FARB del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dal 2008 al 2018 presso la cattedra di Storia dell’arte moderna del prof. Mario Alberto Pavone.

I suoi studi sono volti all’analisi delle maestranze, che tra il Seicento e Settecento divennero protagoniste del rinnovamento artistico sia nella capitale del Viceregno spagnolo sia nei territori periferici. Le testimonianze, supportate da fonti e documenti d’archivio, offrono l’opportunità di seguire inediti percorsi di collezionismo e committenza in ambito nazionale ed internazionale. In tale conteso un ruolo determinante è stato assegnato anche alle botteghe che, consolidando specifici linguaggi figurativi, hanno consentito la diffusione di un metro operativo caratteristico, attraverso la circolazione di modelli e lo spostamento di allievi. Ha al suo attivo volumi monografici (Francesco Solimena. Dall’attività giovanile agli anni della maturità [1674-1710], 2015), e saggi sulla pittura napoletana del Sei e Settecento confluiti in volumi monografici (Pittori napoletani del Sei e Settecento nel territorio di Serino, 2008, Giovan Battista Beinaschi, 2011) e nelle riviste Kronos (2010), Arte Veneta (2014) e Paragone Arte (2014). Ha collaborato a cataloghi di mostre (Ritorno al Cilento. Anteprima della mostra, 2017; Caravaggios erben. Barock in Neapel, 2016; Sveto i profano, 2015; Capolavori della terra di mezzo, 2012; La fortuna del barocco napoletano nel veneto, 2010) e agli atti dei convegni: L'arte della quadratura. Storia e restauro. Quadraturismo e Grande decorazione nella pittura di età barocca (2019); L'occhio e il riflesso (2019); Ritorno al Cilento (2018), Ritorno al Cilento(2017); Gli Orsini e i Savelli nella Roma dei papi (2016); Atelier d’artista (2014) Francesco Guarini. Nuovi contributi 2(2014); Il collezionismo del Cardinale Tommaso Ruffo tra Ferrara e Roma (2013). Dal 2008 ad oggi partecipa alle iniziative del Centro Studi sulla Civiltà artistica dell’Italia Meridionale “Giovanni Previtali”.