STRUMENTI DI ANALISI DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE

Guido Gabriele CAVALCA STRUMENTI DI ANALISI DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE

0322900027
DIPARTIMENTO DI STUDI POLITICI E SOCIALI
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
SOCIOLOGIA E POLITICHE PER IL TERRITORIO
2018/2019

ANNO CORSO 1
ANNO ORDINAMENTO 2011
SECONDO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
640LEZIONE
Obiettivi
QUESTO INSEGNAMENTO, DI TIPO AVANZATO, MIRA A TRASMETTERE UNA PIENA COMPRENSIONE DELLA NATURA DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE NELLE SOCIETÀ CONTEMPORANEE. L'OBIETTIVO PRINCIPALE È QUELLO DI SVILUPPARE LE CAPACITÀ NECESSARIE PER ANALIZZARE LE PRINCIPALI FRATTURE SOCIALI UTILIZZANDO GLI STRUMENTI TEORICI E METODOLOGICI PIÙ APPROPRIATI. DURANTE LA SECONDA PARTE DEL CORSO, LA QUALE SI SVOLGE INTERAMENTE IN UN LABORATORIO INFORMATICO, SI AFFRONTA LA QUESTIONE DELL'OPERATIVIZZAZIONE DEI CONCETTI UTILIZZANDO DATI QUANTITATIVI PROVENIENTI DA INDAGINI SOCIOLOGICHE DI RILIEVO. LA VALUTAZIONE SI BASA SULL'ESITO DEL “PROJECT WORK” COMPLETATO DURANTE LE SESSIONI DI LABORATORIO E SULLA QUALITÀ DEL TEMA FINALE, PRODOTTTO IN AULA SENZA LIBRI E APPUNTI.

ENTRO LA FINE DEL CORSO, CI SI PREFIGGE CHE GLI STUDENTI:

- DIMOSTRINO DI COMPRENDERE I PRINCIPALI CONCETTI ATTINENTI ALL'ANALISI DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE, NONCHÉ IL RUOLO CHE ESSI SVOLGONO NELL'AMBITO DEI VARI APPROCCI TEORICI;
- SIANO IN GRADO DI APPLICARE LE PRINCIPALI TIPOLOGIE DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE AI DATI QUANTITATIVI, UTILIZZANDO GLI STRUMENTI APPRESI IN LABORATORIO INFORMATICO DURANTE LA SECONDA PARTE DEL CORSO;
- ABBIANO LA CAPACITÀ DI FORMULARE UNA VALUTAZIONE CRITICA DEI VARI APPROCCI ALL'ANALISI DELLA STRATIFICAZIONE E DI INDIVIDUARNE LE CONSEGUENZE POLITICHE E SOCIALI;
- SVILUPPINO A PIENO LE LORO CAPACITÀ DI DISCUSSIONE E COMUNICAZIONE ORALE ATTRAVERSO I LAVORI DI GRUPPO E LE PRESENTAZIONI IN AULA CHE CARATTERIZZANO IL CORSO, E LE LORO CAPACITÀ DI COMPOSIZIONE E DI COMUNICAZIONE SCRITTA ATTRAVERSO LA STESURA DI UN TEMA FINALE;
- DIVENTINO COMPETENTI NELL'ESECUZIONE DI PROGETTI DI RICERCA SULLA NATURA E SULLE CONSEGUENZE DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE, APPLICANDO I CONCETTI, LE COMPETENZE ED I METODI APPRESI DURANTE IL CORSO.
Prerequisiti
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Contenuti
IL CONCETTO DI STRATIFICAZIONE SOCIALE RIVESTE UN RUOLO DI PRIMO PIANO NELL'ANALISI SOCIOLOGICA E VIENE EVOCATO DI CONTINUO NELL'ANALISI DELLE DISUGUAGLIANZE, DELLA MOBILITÀ SOCIALE E DEI COMPORTAMENTI POLITICI. TUTTAVIA, LA NATURA DELLA STRATIFICAZIONE NEI PAESI ECONOMICAMENTE AVANZATI CONTINUA A PORRE PROBLEMI PROFONDI SUL PIANO TEORICO E EMPIRICO.

QUESTO INSEGNAMENTO, DI TIPO AVANZATO, MIRA A TRASMETTERE UNA PIENA COMPRENSIONE DELLA NATURA DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE NELLE SOCIETÀ CONTEMPORANEE. DURANTE LA PRIMA PARTE DEL CORSO, SI STUDIERANNO I PRINCIPALI PARADIGMI TEORICI CHE HANNO GUIDATO L'ANALISI DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE IN AMBITO SOCIOLOGICO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI CONTRIBUTI ORIGINALI DI MARX, WEBER E DURKHEIM, FOCALIZZANDO L'ATTENZIONE SUL RUOLO DELLE DISUGUAGLIANZE ALL'INTERNO DI OGNI SISTEMA TEORICO.

PARTENDO DA QUESTA BASE, SI STUDIERANNO IN MODO PIÙ DETTAGLIATO ALCUNI AUTORI CONTEMPORANEI – AD ESEMPIO, WRIGHT, GOLDTHORPE, GRUSKY – PER APPROFONDIRE LE SPECIFICITÀ DI TRE PROGRAMMI DI RICERCA DI ISPIRAZIONE NEO-MARXISTA, NEO-WEBERIANO E NEO-DURKHEIMIANO RISPETTIVAMENTE. SI CERCHERÀ DI INDIVIDUARE IL CONCETTO DI STRATIFICAZIONE CHE EMERGE DA OGNUNO DI QUESTI FILONI DI RICERCA, PER POI FARE ACCENNO AI DIBATTITI PIÙ RECENTI SULLA RISTRUTTURAZIONE ECONOMICA (DEINDUSTRIALIZZAZIONE, POST-FORDISMO), LA TRASFORMAZIONE DEL LAVORO (LAVORO “IMMATERIALE”, “PRECARIZZAZIONE”, POLARIZZAZIONE), I “NUOVI” CETI MEDI E LA STRUTTURA DEL MERCATO DEL LAVORO (POSIZIONE DELLE DONNE E DELLE MINORANZE ETNICHE).

DURANTE LA SECONDA PARTE DEL CORSO, CHE SI TERRÀ IN LABORATORIO INFORMATICO, SI AFFRONTERÀ LA QUESTIONE DELL'OPERATIVIZZAZIONE DEI CONCETTI. CON SPECIFICO RIFERIMENTO AL CONTESTO ITALIANO, E USANDO FONTI STATISTICHE, SI VALUTERANNO ALCUNE TIPOLOGIE IN RELAZIONE ALLA LORO COERENZA LOGICA, TEORICA ED EMPIRICA. VERRANNO ANALIZZATI DEI SET DI DATI PROVENIENTI DA INDAGINI SOCIOLOGICHE DI RILIEVO. I PARTECIPANTI AL CORSO IMPARERANNO, IN QUESTO MODO, AD AFFRONTARE LA MISURAZIONE DELLA STRATIFICAZIONE IN TERMINI PIÙ CONCRETI.
Metodi Didattici
LEZIONI FRONTALI
ESERCITAZIONI LABORATORIALI
PROJECT WORK (DI GRUPPO)
PRESENTAZIONI INDIVIDUALI CON DISCUSSIONE IN AULA
Verifica dell'apprendimento
LA PROVA FINALE CONSISTERÀ IN UNA BREVE RELAZIONE INDIVIDUALE SUL LAVORO DI GRUPPO SVOLTO IN LABORATORIO E UN TEMA SCRITTO INDIVIDUALE DA PRODURRE IN AULA SENZA LIBRI E APPUNTI (DURATA 3 ORE).
Testi
ALL'INIZIO DEL CORSO, SI CONSIGLIA DI LEGGERE:

BAERT, P. (2002), LA TEORIA SOCIALE CONTEMPORANEA. BOLOGNA: IL MULINO. IN PARTICOLARE: INTRODUZIONE E CAPITOLI I, II, IV, VIII.

MARX K. (1867), IL CAPITALE. CRITICA DELL’ECONOMIA POLITICA, ROMA, EDITORI RIUNITI. LIBRO I, CAPITOLO V, “PROCESSO LAVORATIVO E PROCESSO DI VALORIZZAZIONE”.

WEBER M. (1980[1922]), “CLASSE, STATUS, PARTITO”. IN: ECONOMIA E SOCIETÀ. MILANO: EDIZIONI DI COMUNITÀ. VOL. II.

TESTI OBBLIGATORI:

AMATURO, E. E DE LILLO, A. (2008), “DISUGUAGLIANZE SOCIALI E STRATIFICAZIONE OCCUPAZIONALE”, SOCIOLOGIA DEL LAVORO, 112 (PP. 17-28).

CROMPTON, R. (1999), CLASSI SOCIALI E STRATIFICAZIONE, BOLOGNA, IL MULINO. INTRODUZIONE E CAPITOLI I, II, III, IV, V (PP. 11-169).

PACI, M. (2001), “STRUTTURA DI CLASSE E COMPLESSITÀ SOCIALE. RIFLESSIONI IN MARGINE ALL'USCITA DELLA RICERCA SOCIOLOGICA ITALIANA DAL PARADIGMA 'ECONOMICISTICO'”. IN: P. DE NARDIS E E. BEVILACQUA (A CURA DI), LE CLASSI IN UNA SOCIETÀ SENZA CLASSI. ROMA: MELTEMI. (PP. 157-184).

PISATI, M. (2003), LA MOBILITÀ SOCIALE, BOLOGNA, IL MULINO. CAPITOLI I, II, III (PP. 11-114).

SONO OBBLIGATORI ANCHE ALTRI DUE TESTI A SCELTA (UNA BIBLIOGRAFIA DETTAGLIATA SARA' DISTRIBUITA ALL'INIZIO DEL CORSO)
Altre Informazioni
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  BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2019-10-21]