MASSIMO MAIORINO | Curriculum
Curriculum Docente
Massimo Maiorino è ricercatore di tipo B per il settore L-Art/04 presso il DISPAC - Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale dell'Università degli Studi di Salerno, dove è docente di Museologia (L-1 Scienze dei beni culturali). È Dottore di ricerca in Metodi e metodologie della ricerca archeologica, storico-artistica e dei sistemi territoriali (2015) ed è stato borsista e docente a contratto presso il DISPAC dell’Università degli Studi di Salerno. Nel 2020 ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore di II fascia nel settore 10/B1 (Storia dell’arte). Ha conseguito il Diploma di Alta Formazione in Storia dell’Arte presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli (2010) ed ha vinto nel 2011 il premio nazionale “Floriana Causa” per giovani studiosi di Storia dell’Arte. Storico e critico dell’arte, ha collaborato con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e con l'Istituto Centrale per la Grafica di Roma ed ha pubblicato numerosi saggi e contributi occupandosi in particolare dei rapporti che negli ultimi decenni intercorrono tra arte, critica e sistemi espositivi. Tra le sue pubblicazioni, le monografie Il Museo Hermann Nitsch. Archivio e laboratorio di Museologia (Paparo Editore, 2023), La pianta dal fiore giallo. Beuys a Napoli (Artem, 2022), L’artista come archeologo. Uno scavo nell’arte italiana del XXI secolo (Arshake, 2020), Il dispositivo Morandi. Arte e critica in Italia 1934-2018 (Quodlibet, 2019), oltre a saggi ed articoli su riviste («Critica d'Arte», «La Rivista di Engramma», «Piano B. Arti e culture visive», «Ricerche di S/Confine», «Arabeschi. Rivista di studi su letteratura e visualità», «Il Capitale Culturale», «Palinsesti - Contemporary Italian Art On-line Journal», «Elephant&Castle», «Confronto», «Op. Cit.», «Archivio Espanol de Arte») e contributi in volumi e cataloghi. Ha organizzato e partecipato a convegni nazionali ed internazionali ed ha ha co-curato la mostra Giorgio Morandi - Tacita Dean. Semplice come tutta la mia vita a Palazzo Te di Mantova (2017) e l'esposizione Astrazione povera presso l’Archivio Menna-Binga di Roma (2019). Collabora con la Fondazione Bianca e Filiberto Menna curando la rassegna Arte di Sera. È socio della SISCA - Società Italiana di Storia della Critica d’Arte ed è componente del Comitato Scientifico del Museo Diocesano «San Matteo» di Salerno.