MECCANICA DELLE TERRE

Maria Clorinda MANDAGLIO MECCANICA DELLE TERRE

0612500016
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE
CORSO DI LAUREA
INGEGNERIA CIVILE PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO
2021/2022

OBBLIGATORIO
ANNO CORSO 3
ANNO ORDINAMENTO 2018
PRIMO SEMESTRE
CFUOREATTIVITÀ
660LEZIONE
Obiettivi
RISULTATI DI APPRENDIMENTO PREVISTI E COMPETENZE DA ACQUISIRE:
APPRENDERE I PRINCIPALI FONDAMENTI TEORICI E SPERIMENTALI PER LA COMPRENSIONE DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DEI TERRENI E DELLA LORO MODELLAZIONE INGEGNERISTICA IN RELAZIONE A NUMEROSE CONDIZIONI DI SOLLECITAZIONE. ACQUISIRE COMPETENZE PER L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO TENSIO-DEFORMATIVO DEI MEZZI MULTIFASE IN DIVERSE CONDIZIONI DI CARICO.

CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
CONOSCERE I SEGUENTI ASPETTI: IDENTIFICAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI; STATO TENSIONALE E DEFORMATIVO DEI MEZZI MULTIFASE; COMPORTAMENTO MECCANICO DEI TERRENI; MOTI DI FILTRAZIONE IN REGIME PERMANENTE E VARIO NEI TERRENI; PROVE DI LABORATORIO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DEI TERRENI.

CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
SAPER IDENTIFICARE E CLASSIFICARE I TERRENI, ANALIZZARE LO STATO TENSIONALE E DEFORMATIVO DEI TERRENI, UTILIZZARE MODELLI CONCETTUALI PER LA PREVISIONE DELLA RISPOSTA MECCANICA DI UN ELEMENTO DI VOLUME DI UN MEZZO MULTIFASE IN SVARIATE CONDIZIONI DI SOLLECITAZIONE.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
SAPER INDIVIDUARE I METODI PIÙ APPROPRIATI PER LO STUDIO E L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DEI TERRENI.

ABILITÀ COMUNICATIVE:
SAPER LAVORARE IN GRUPPO ED ESPORRE ORALMENTE UN ARGOMENTO LEGATO ALLA MECCANICA DEI MEZZI MULTIFASE.

CAPACITÀ DI APPRENDERE:
SAPER APPLICARE LE CONOSCENZE ACQUISITE A CONTESTI DIFFERENTI DA QUELLI PRESENTATI DURANTE IL CORSO ED ESSERE IN GRADO DI APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI TRATTATI ANCHE UTILIZZANDO MATERIALI DIVERSI DA QUELLI PROPOSTI.
Prerequisiti
CONOSCENZE PROPEDEUTICHE: STATO TENSIONALE E DEFORMATIVO DEI MEZZI MONOFASE; EQUAZIONI FONDAMENTALI DEL MOTO DEI FLUIDI IN REGIME PERMANENTE E VARIO.

INSEGNAMENTI PROPEDEUTICI: SCIENZA DELLE COSTRUZIONI, IDRAULICA E FLUIDODINAMICA AMBIENTALE
Contenuti
IDENTIFICAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI (ORE TEORIA: 5; ORE ESERCITAZIONE: 2)
CURVE GRANULOMETRICHE E PROCEDURE SPERIMENTALI PER LA LORO DETERMINAZIONE. LIMITI DI ATTERBERG E PROPRIETÀ INDICE DEI TERRENI A GRANA FINE, PROCEDURE SPERIMENTALI PER LA LORO DETERMINAZIONE. DENSITÀ RELATIVA DELLE TERRE A GRANA GROSSA E PROCEDURA SPERIMENTALE PER LA DETERMINAZIONE.

STATI DI TENSIONE E DEFORMAZIONE NEI TERRENI (ORE TEORIA: 7; ORE ESERCITAZIONE: 3)
LA MECCANICA DEL CONTINUO ED I MEZZI MULTIFASE. IL PRINCIPIO DELLE TENSIONI EFFICACI. RAPPRESENTAZIONE DEGLI STATI DI TENSIONE E DEFORMAZIONE: CERCHIO DI MOHR, INVARIANTI DI TENSIONE E DEFORMAZIONE, RAPPRESENTAZIONE DELLO STATO TENSIONALE NEL PIANO TRIASSIALE E NEL PIANO Q-P. TENSIONI LITOSTATICHE E COEFFICIENTE DI SPINTA A RIPOSO. TENSIONE SUPERFICIALE E CAPILLARITÀ.

MOTI DI FILTRAZIONE NEI TERRENI E CONSOLIDAZIONE MONODIMENSIONALE (ORE TEORIA: 13; ORE ESERCITAZIONE: 6).
EQUAZIONI GENERALI DELLA FILTRAZIONE. LEGGE DI DARCY. MOTI DI FILTRAZIONE IN REGIME PERMANENTE. EQUAZIONE DI LAPLACE. CONDIZIONI DRENATE E NON DRENATE. COMPRESSIBILITÀ DEI TERRENI A GRANA FINE E A GRANA GROSSA. PRESSIONI INTERSTIZIALI INDOTTE DA SOLLECITAZIONI APPLICATE IN CONDIZIONI NON DRENATE. TEORIA DELLA CONSOLIDAZIONE MONODIMENSIONALE.

COMPORTAMENTO MECCANICO DEI TERRENI: RESISTENZA E STATO CRITICO (ORE TEORIA: 9)
PRINCIPALI APPARECCHIATURE DI LABORATORIO. RESISTENZA DEI TERRENI A GRANA FINE E A GRANA GROSSA. DILATANZA. CRITERI DI RESISTENZA DEI TERRENI. DEFORMAZIONI PLASTICHE E TEORIA DELLA PLASTICITÀ. IL MEZZO PLASTICO INCRUDENTE.

PROVE DI LABORATORIO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO MECCANICO DEI TERRENI (ORE TEORIA: 6; ORE ESERCITAZIONE: 9)
PROVA EDOMETRICA. PROVA DI TAGLIO DIRETTO. PROVA TRIASSIALE.
Metodi Didattici
L’INSEGNAMENTO PREVEDE LEZIONI TEORICHE (40 ORE, 4 CFU) ED ESERCITAZIONI IN AULA (20 ORE, 2 CFU).
NELLE LEZIONI TEORICHE VENGONO PRESENTATI GLI ARGOMENTI DEL CORSO.
NELLE ESERCITAZIONI VIENE CONSIDERATO UN PROBLEMA DA RISOLVERE UTILIZZANDO LE TECNICHE PRESENTATE NELLA LEZIONE TEORICA. LO SVOLGIMENTO DEL PROBLEMA È GUIDATO DAL DOCENTE E TENDE A SVILUPPARE E RAFFORZARE LE CAPACITÀ DELL’ALLIEVO DI IDENTIFICARE LE TECNICHE PIÙ IDONEE A RISOLVERE IL PROBLEMA IN ESAME.

OBBLIGO DI FREQUENZA: 70% DELLE ORE DI ATTIVITÀ DIDATTICA
Verifica dell'apprendimento
LA VALUTAZIONE DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI AVVERRÀ MEDIANTE UN COLLOQUIO ORALE ALLA FINE DEL CORSO CONCERNENTE GLI ARGOMENTI TRATTATI DURANTE LE LEZIONI E LA DISCUSSIONE DI UN CASO STUDIO O PROGETTUALE APPROFONDITO DALLO STUDENTE NEL CAMPO DELLA STABILITA' DEI PENDII NATURALI O ARTIFICIALI E/O DI UN LAVORO DI GRUPPO SVILUPPATO DURANTE LE ESERCITAZIONI.
IL LIVELLO DI VALUTAZIONE DELLA PROVA TIENE CONTO DELL’EFFICIENZA DEI METODI UTILIZZATI, DELLA COMPLETEZZA ED ESATTEZZA DELLE RISPOSTE, NONCHÉ DELLA CHIAREZZA NELLA PRESENTAZIONE.
IL VOTO FINALE È ATTRIBUITO IN TRENTESIMI E L’ESAME SI INTENDE SUPERATO QUANDO IL VOTO È MAGGIORE O UGUALE A 18.
IL LIVELLO DI VALUTAZIONE MINIMO (18) È ATTRIBUITO QUANDO LO STUDENTE HA UNA CONOSCENZA FRAMMENTARIA DEI CONTENUTI TEORICI O MOSTRA UNA SCARSA CAPACITÀ DI APPLICARE A CASI PRATICI LE CONOSCENZE TEORICHE ACQUISITE. IL LIVELLO MASSIMO (30) È ATTRIBUITO QUANDO LO STUDENTE DIMOSTRA UNA CONOSCENZA COMPLETA ED APPROFONDITA DEI CONTENUTI TEORICI E MOSTRA UNA NOTEVOLE CAPACITÀ DI COLLEGARE TRA LORO I DIVERSI ARGOMENTI DEL CORSO.
AI FINI DELLA LODE SI TERRÀ CONTO:
- DELLA QUALITÀ DELL’ESPOSIZIONE, IN TERMINI DI UTILIZZO DI LINGUAGGIO SCIENTIFICO APPROPRIATO;
- DELLA CAPACITÀ DI CORRELAZIONE TRASVERSALE TRA I DIVERSI ARGOMENTI DEL CORSO E CON ALTRE DISCIPLINE;
- DELL’AUTONOMIA DI GIUDIZIO DIMOSTRATA.
Testi
FONDAMENTI DI GEOTECNICA. BERARDI R., CITTÀSTUDI EDIZIONI (EDIZIONE 2017).
GEOTECNICA. LANCELLOTTA R. ZANICHELLI. QUARTA EDIZIONE (2012),
Altre Informazioni
LE ESERCITAZIONI SARANNO FORNITE AGLI STUDENTI DURANTE IL CORSO
  BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2022-11-21]