Paolo VILLANI | COSTRUZIONI IDRAULICHE II
Paolo VILLANI COSTRUZIONI IDRAULICHE II
cod. 0622500006
COSTRUZIONI IDRAULICHE II
0622500006 | |
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE | |
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE | |
INGEGNERIA PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO | |
2018/2019 |
OBBLIGATORIO | |
ANNO CORSO 2 | |
ANNO ORDINAMENTO 2017 | |
ANNUALE |
SSD | CFU | ORE | ATTIVITÀ | ||
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INFRASTRUTTURE IDRAULICHE | |||||
ICAR/02 | 6 | 60 | LEZIONE | ||
FOGNATURE E SISTEMAZIONI IDRAULICHE | |||||
ICAR/02 | 6 | 60 | LEZIONE |
Obiettivi | |
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OBIETTIVI: L’INSEGNAMENTO SI PONE L’OBIETTIVO DI FORMARE DEI PROFESSIONISTI CHE SIANO CAPACI DI OPERARE NEL CAMPO DELL’APPROVVIGIONAMENTO IDRICO E DELLA DIFESA DEL SUOLO. LE PRINCIPALI CONOSCENZE ACQUISITE SARANNO: IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE PER LA COMPRENSIONE DEL FUNZIONAMENTO DEI PRINCIPALI SISTEMI IDRICI E LE COMPETENZE NECESSARIE PER LA PROGETTAZIONE E LA GESTIONE DELLE OPERE STESSE. LO STUDENTE DOVRÀ CONOSCERE, COMPRENDERE ED ELABORARE IN MANIERA AUTONOMA TALI CONOSCENZE. LE PRINCIPALI ABILITÀ SARANNO: CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE IL CORSO SI PONE LO SCOPO DI FORNIRE LA CONOSCENZA E LA PADRONANZA DEI PRINCIPI AVANZATI DELLE COSTRUZIONI IDRAULICHE, DA ACQUISIRE MEDIANTE LO STUDIO E LA COMPRENSIONE DI LIBRI DI TESTO E PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE ED ESEMPI PRATICI. ALLO SCOPO, SI ILLUSTRANO I SISTEMI IDRICI MOSTRANDONE LE FUNZIONI, INDICANDONE GLI ELEMENTI PRINCIPALI E LE RELAZIONI TRA ESSI. IN PARTICOLARE SI AFFRONTERANNO I SEGUENTI TEMI: -CARATTERISTICHE DELLE RISORSE IDRICHE E CRITERI PER LA LORO UTILIZZAZIONE; -DIMENSIONAMENTO E GESTIONE DELLE OPERE DI DERIVAZIONE, DI ADDUZIONE E DI DISTRIBUZIONE; -STIMA DEGLI EVENTI PLUVIOMETRICI E IDROMETRICI ESTREMI; -DIMENSIONAMENTO E GESTIONE DELLE RETI DI DRENAGGIO ARTIFICIALI; -GESTIONE DEL RISCHIO IDRAULICO CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZE E COMPRENSIONE A PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE COSTRUZIONI IDRAULICHE AL FINE DI RISOLVERE PROBLEMI INNOVATIVI E MULTIDISCIPLINARI E DI ELABORARE ED APPLICARE APPROCCI ORIGINALI E INNOVATIVI. IN PARTICOLARE: -CAPACITÀ DI INDIVIDUARE IL PIÙ OPPORTUNO INTERVENTO IN FUNZIONE DEL CONTESTO SOCIALE E AMBIENTALE; -CAPACITÀ DI DIMENSIONARE LE PRINCIPALI OPERE IDRAULICHE E DI VERIFICARNE IL CORRETTO FUNZIONAMENTO; -ACQUISIZIONE DI METODOLOGIE E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEI SISTEMI IDRICI.. AUTONOMIA DI GIUDIZIO LO STUDENTE SARÀ INVITATO A MATURARE UNA PROPRIA VISIONE DELLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SOCIALI CONNESSE ALLA MATERIA IN OGGETTO E AD OPERARE SCELTE SIA DI CARATTERE PROPRIAMENTE TECNICO CHE, PIÙ IN GENERALE, SULLA TIPOLOGIA E OPPORTUNITÀ DEGLI INTERVENTI. CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE CAPACITÀ DI ELABORARE UN TESTO TECNICO-PROFESSIONALE. CAPACITÀ DI ILLUSTRARE UN PROGETTO ANCHE ATTRAVERSO IL SUPPORTO ELABORATI GRAFICI, SLIDESHOWS O ALTRO. CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: CAPACITÀ DI REPERIRE E COMPRENDERE LA LETTERATURA TECNICO-SCIENTIFICO DI SETTORE. CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO CHE CONSENTANO DI CONTINUARE A STUDIARE PER LO PIÙ IN MODO AUTONOMO E CON PROPENSIONE ALLA INNOVAZIONE. |
Prerequisiti | |
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PREREQUISITI: PER IL PROFICUO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI È RICHIESTA LA CONOSCENZA DELLA MECCANICA DEI SISTEMI CONTINUI. PROPEDEUTICITÀ: NESSUNA |
Contenuti | |
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PROBLEMI DI UTILIZZAZIONE DELLE ACQUE 3 ORE GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE. IMPIANTI DI UTILIZZAZIONE DELLE ACQUE: IMPIANTI A DEFLUSSO. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE. SISTEMI DI ADDUZIONE DELLE ACQUE 20 ORE SISTEMI, COMPONENTI ED ELEMENTI. CENNI STORICI. QUADRO NORMATIVO. DOTAZIONI MEDIE. PROGETTO E VERIFICA DI UN ACQUEDOTTO SEMPLICE. FORMULE DI RESISTENZA. ABACO DI MOODY. COEFFICIENTE DI SCABREZZA. FORMULE PRATICHE DI RESISTENZA. ALTRI SISTEMI ACQUEDOTTISTICI: DERIVAZIONI E IMMISSIONI LUNGO IL PERCORSO. ACQUEDOTTO CONSORTILE. RADDOPPIO DI CONDOTTE. FORMULA DI MARIOTTE. IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO. POSIZIONAMENTO DELLA POMPA. MOTO VARIO CORRENTI IN PRESSIONE. COLPO D'ARIETE: LA CAVITAZIONE. OSCILLAZIONI DI MASSA. ORGANI DI ATTENUAZIONE DEL MOTO VARIO. CURVE CARATTERISTICHE: POMPE E IMPIANTO. SCELTA DELLA POMPA. CATALOGHI COMMERCIALI. PUNTO DI FUNZIONAMENTO. IMPIANTI IN SERIE ED IN PARALLELO. PARTICOLARI COSTRUTTIVI. SARACINESCHE, SCARICHI, SFIATI, POZZETTI, DERIVAZIONI, ATTRAVERSAMENTI E BRIGLIE. PROFILO LONGITUDINALE E PROGETTO DI MASSIMA. MATERIALI PER CONDOTTE: TUBAZIONI LAPIDEE, PLASTICHE E METALLICHE. GIUNZIONI E PEZZI SPECIALI. MODALITÀ DI IMPIEGO E POSA IN OPERA. CORROSIONE METALLICA. PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA. DIMENSIONAMENTO STATICO DELLE TUBAZIONI IN PRESSIONE. SERBATOI PER ACQUEDOTTI. 7 ORE TIPOLOGIE E MATERIALI. SERBATOI IN C.C.A. RETTANGOLARI INTERRATI. PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA. CALCOLO STATICO DELLE SINGOLE MEMBRATURE. VERIFICA A FESSURAZIONE. PARTICOLARI COSTRUTTIVI: DRENAGGIO; POZZETTO DI PRESA; CHIUSURA IDRAULICA. CAMERA DI MANOVRA. SCHEMI DI FUNZIONAMENTO. SISTEMI DI DISTRIBUZIONE DELLE ACQUE 10 ORE STRUTTURA DEI CONSUMI IDRICI. ORA DI PUNTA. PROBLEMA DELL'AFFIDABILITÀ DEL SERVIZIO. RETE DI CONDOTTE IN PRESSIONE A MAGLIE CHIUSE. ANALISI TOPOLOGICA. SCHEMA IDRAULICO DI CONDOTTE A SERVIZIO CON EROGAZIONE UNIFORME LUNGO IL PERCORSO. PROBLEMA DI PROGETTO. CALCOLO ECONOMICO. RETE EQUIVALENTE A MAGLIE APERTE PROBLEMA DI VERIFICA. CALCOLO IDRAULICO DI UNA RETE SEMPLICE A MAGLIE CHIUSE. METODO DI H. CROSS. CALCOLO AUTOMATICO. CRITERI DI ACCETTAZIONE DELLE VERIFICHE IDRAULICHE. VINCOLI FUNZIONALI. VERIFICA AD INTERRUZIONE DEL SERVIZIO IN UN TRATTO. VERIFICA DI EMERGENZA PER INCENDIO. RETI DI DRENAGGIO URBANE 15 ORE IDROLOGIA URBANA. PROCESSI POISSONIANI COMPOSTI E LORO MASSIMO. LEGGE DI GUMBEL E SUE GENERALIZZAZIONI. FATTORE PROBABILISTICO DI CRESCITA PER MASSIMI ANNUALI PRECIPITAZIONI E PORTATE DI PIENA. PIENA MEDIA ANNUA: FORMULA RAZIONALE E SCHEMA CINEMATICO. LEGGI DI PROBABILITÀ PLUVIOMETRICHE. STIMA PARAMETRI NELLE STAZIONI DI MISURA. TEMPO DI CORRIVAZIONE E DI RITARDO. COEFFICIENTE DI PIENA (AFFLUSSO, ATTENUAZIONE E AREAL REDUCTION FACTOR). FOGNATURE URBANE: AD ACQUE MISTE E SEPARATE. DIMENSIONAMENTO SPECHI FOGNARI (CIRCOLARI, OVOIDALI, A CUNETTA, SEZIONI MISTE). SCALE DI DEFLUSSO SPECIFICHE PER SEZIONI CHIUSE. LA SIMILITUDINE IDRAULICA. VINCOLI FUNZIONALI. VERIFICA IN TEMPO ASCIUTTO. PROFILI DI CORRENTE PER ALVEI INDEFINITI E PER DIFFERENTI CONDIZIONI AL CONTORNO. MATERIALI PER CONDOTTE FOGNARIE. DIMENSIONAMENTO STATICO PARTICOLARI COSTRUTTIVI: POZZETTI DI IMMISSIONE E CADUTA, DI CURVA, DI ISPEZIONE. SCARICATORI DI PIENA. SOGLIA LATERALE. VERIFICA CON IL METODO DI DE MARCHI DIFESA IDRAULICA DEL TERRITORIO 5 ORE METODI DI TRASFORMAZIONE AFFLUSSI DEFLUSSI. PROPAGAZIONE DELL’ONDA DI PIENA. MORFOLOGIA FLUVIALE. TRASPORTO SOLIDO DI FONDO. TEORIA DI SHIELDS. STIMA DELLA PORTATA SOLIDA. CORRENTI DETRITICHE. STIMA DEL RISCHIO IDRAULICO E INTERVENTI DI MITIGAZIONE: BRIGLIE PROGETTI D’ANNO 60 ORE ACQUEDOTTO CONSORTILE 30 ORE. RETE DI DISTRIBUZIONE E RELATIVO SERBATOIO DI TESTATA 10 ORE RETE DI DRENAGGIO URBANA 15 ORE SISTEMAZIONE D’ALVEO MONTANO CON BRIGLIE 5 ORE |
Metodi Didattici | |
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L’INSEGNAMENTO PREVEDE 120 ORE DI DIDATTICA TRA LEZIONI E ESERCITAZIONI PROGETTUALI. IN PARTICOLARE SONO PREVISTE 60 ORE DI LEZIONE IN AULA (6 CFU) E 60 ORE DI ESERCITAZIONI PROGETTUALI GUIDATE (6 CFU). IL CORSO È ORGANIZZATO NEL SEGUENTE MODO: LEZIONI IN AULA SU TUTTI GLI ARGOMENTI DEL CORSO; ARGOMENTO DELLE ESERCITAZIONI PROGETTUALI: PROGETTO PRELIMINARE DI UN ACQUEDOTTO CONSORTILE 30 ORE. PROGETTO PRELIMINARE DI UNA RETE DI DISTRIBUZIONE E RELATIVO SERBATOIO DI TESTATA 10 ORE PROGETTO PRELIMINARE DI UNA RETE DI DRENAGGIO URBANA 15 ORE PROGETTO PRELIMINARE DI UNA SISTEMAZIONE D’ALVEO MONTANO CON BRIGLIE 5 ORE MODALITÀ: GLI STUDENTI SARANNO DIVISI IN GRUPPI (MASSIMO 4-6 STUDENTI PER GRUPPO) E SEGUIRANNO 12 ESERCITAZIONI GUIDATE DI 5 ORE CIASCUNA. AL TERMINE DELLE ESERCITAZIONI GUIDATE GLI STUDENTI DOVRANNO SVOLGERE DELLE ELABORAZIONI PROGETTUALI DI GRUPPO, CHE VERRANNO VERIFICATE INDIVIDUALMENTE AL MOMENTO DELLA PROVA ORALE. |
Verifica dell'apprendimento | |
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IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DELL’INSEGNAMENTO È CERTIFICATO MEDIANTE IL SUPERAMENTO DI UN ESAME CON VALUTAZIONE IN TRENTESIMI. L'ESAME PREVEDE UNA PROVA CHE È COMPRENSIVA DELL'ESPOSIZIONE DI UN ELABORATO TECNICO PRODOTTO DALLO STUDENTE IN GRUPPO. LA PROVA ORALE CONSISTE IN UNA DISCUSSIONE DELLA DURATA DI CIRCA 15 MINUTI FINALIZZATA AD ACCERTARE IL LIVELLO DI CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE RAGGIUNTO DALLO STUDENTE SUI CONTENUTI TEORICI E METODOLOGICI INDICATI NEL PROGRAMMA. LA PROVA ORALE CONSENTIRÀ INOLTRE DI VERIFICARE LA CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE DELL'ALLIEVO CON PROPRIETÀ DI LINGUAGGIO ED ORGANIZZAZIONE AUTONOMA DELL'ESPOSIZIONE SUGLI STESSI ARGOMENTI A CONTENUTO TEORICO. A COMPLETAMENTO DELLA PROVA ORALE È PREVISTA LA DISCUSSIONE DELLA DURATA DI CIRCA 15 MINUTI DI UN ELABORATO TECNICO PRODOTTO DALLO STUDENTE IN MODO AUTONOMO O IN GRUPPO SU UN CASO STUDIO PROPOSTO DAL DOCENTE COME ATTIVITÀ DI LABORATORIO. NELLA DISCUSSIONE SARANNO ILLUSTRATE LE PROBLEMATICHE POSTE DAL CASO ASSEGNATO, LE POSSIBILI ALTERNATIVE DI PROGETTO, L'EVENTUALE CONTESTO NORMATIVO, L'IMPOSTAZIONE METODOLOGICA ADOTTATA, L'ANALISI DEI RISULTATI OTTENUTI. LA DISCUSSIONE PUÒ AVVALERSI DI SLIDE E PREVEDERE LA RICHIESTA DI APPROFONDIMENTI TEORICI E DI CHIARIMENTI DI DETTAGLIO DA PARTE DEI MEMBRI DELLA COMMISSIONE D'ESAME. LA VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE SARÀ EFFETTUATA SULLA BASE DEI SEGUENTI INDICATORI: COMPLETEZZA, ESPOSIZIONE, PERTINENZA. LA PROVA NEL SUO INSIEME CONSENTE DI ACCERTARE SIA LA CAPACITÀ DI CONOSCENZA E COMPRENSIONE, SIA LA CAPACITÀ DI APPLICARE LE COMPETENZE ACQUISITE, SIA LA CAPACITÀ DI ESPOSIZIONE, SIA LA CAPACITÀ DI APPRENDERE E DI ELABORARE SOLUZIONI IN AUTONOMIA DI GIUDIZIO, SIA LA CAPACITÀ DI LAVORARE IN GRUPPO. IL VOTO MINIMO PER IL SUPERAMENTO DELL’ESAME È 18/30. LA LODE POTRÀ ESSERE ATTRIBUITA AGLI STUDENTI CHE RAGGIUNGANO IL VOTO MASSIMO DI 30/30 E DIMOSTRINO DI ESSERE IN GRADO DI APPLICARE AUTONOMAMENTE CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISITE, ANCHE A CONTESTI DIVERSI DA QUELLI PROPOSTI A LEZIONE. A TAL FINE SI TERRÀ CONTO DELLA QUALITÀ DELL'ESPOSIZIONE (UTILIZZO LINGUAGGIO APPROPRIATO), DELLA CAPACITÀ DI CORRELARE TRA LORO SIA I DIVERSI ARGOMENTI DEL CORSO, SIA QUESTI CON ALTRE DISCIPLINE, DELLA COMPLESSIVA AUTONOMIA DI GIUDIZIO DIMOSTRATA. |
Testi | |
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•G. IPPOLITO, APPUNTI DI COSTRUZIONI IDRAULICHE, NUOVA ED., LIGUORI, NAPOLI, 1993 •G. EVANGELISTI, IMPIANTI IDROELETTRICI, VOL. 1 E 2, ED. PATRON, BOLOGNA, 1951 •U. MOISELLO, GRANDEZZE E FENOMENI IDROLOGICI, LA GOLIARDICA PAVESE, PAVIA, 1985 •G. BECCIU E A. PAOLETTI, ESERCITAZIONI DI COSTRUZIONI IDRAULICHE, CEDAMG. •SUPINO, LE RETI IDRAULICHE, ED. PATRON, BOLOGNA, 1965 •V. MILANO, ACQUEDOTTI, HOEPLI, 1999. •LUIGI DA DEPPO, CLAUDIO DATEI, PAOLO SALANDIN, SISTEMAZIONE DEI CORSI D'ACQUA, PROGETTO LIBRERIA, 2011 •CIRF, 2006. LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE IN ITALIA. LINEE GUIDA, STRUMENTI ED ESPERIENZE PER GESTIRE I CORSI D'ACQUA E IL TERRITORIO. A. NARDINI, G. SANSONI (CURATORI) E COLL., MAZZANTI EDITORE, MESTRE •DISPENSE ED ESERCITAZIONI SCARICABILI DALLA PAGINA INTERNET DEL DOCENTE (HTTP://WWW.UNISA.IT/DOCENTI/PAOLOVILLANI/INDEX). |
Altre Informazioni | |
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SARANNO SVILUPPATI ALCUNI ELABORATI PROGETTUALI RIGUARDANTI: ACQUEDOTTO ESTERNO, SERBATOIO, RETE DI DISTRIBUZIONE IDRICA, FOGNATURA URBANA, BRIGLIA. |
BETA VERSION Fonte dati ESSE3 [Ultima Sincronizzazione: 2019-10-21]