Programma Estetica dei dispositivi 2024-2025

Filippo FIMIANI Programma Estetica dei dispositivi 2024-2025

Generalità: FILIPPO FIMIANI

Anno Accademico dell'offerta: 2024/2025

Corso di Studi: Laurea triennale in Scienze della Comunicazione (L-20, 2 ANNO) (Curr. Pubbliche amministrazioni e per il terzo settore, Curr. Comunicazione e media)

Attività Didattica: ESTETICA DEI DISPOSITIVI (6 CFU = 40 ORE)

OBIETTIVI FORMATIVI

Scopo dell’insegnamento è fornire elementi e strumenti indispensabili per l’apprendimento dei temi e delle categorie principali dell’estetica contemporanea dei dispositivi e dei devices, in una prospettiva interdisciplinare attenta agli aspetti tecnologici e retorici, sociali e culturali degli usi di apparecchi mobili e della pervasività estetica e sensibile degli apparati nelle vite ordinarie e nelle politiche e nella comunicazione pubblica. Le studentesse e gli studenti saranno metodologicamente in grado di conoscere le correnti principali e di orientarsi con consapevolezza nel dibattito estetologico contemporaneo sui fenomeni del loro tempo, con particolare riguardo ai linguaggi, ai media e alle esperienze nell’epoca della cultura digitale e convergente, nonché alla produzione e al consumo materiale e immateriale. Saranno anche in grado di verificare creativamente conoscenze e capacità critiche proponendo e discutendo, durante il corso, elaborati intermediali e testuali.

PREREQUISITI

Sono auspicabili nozioni di semiotica, storia dell’estetica e dell’arte moderna e contemporanea, del cinema e dei media.

CONTENUTI DEL CORSO

Il termine "dispositivo" ha significati diversi e si riferisce a differenti ambiti epistemologici, pragmatici e tecnologici, dal giuridico al medico, dall’informatico all’ordinario. Come concetto critico, il “dispositivo” emerge negli studi di Michel Foucault e indica l’operare concreto di un’istituzione astratta grazie a un network, a elementi eterogenei e tecniche di governo, controllo e regolazione (carcere, aula universitaria, o webinar e FB); in diritto, un “dispositivo” indica il contenuto decisionale di un atto giuridico e ciò che viene prescritto da una sentenza o un’ordinanza; “dispositivo”, negli studi cinematografici, sono le condizioni di possibilità e setting dell’esperienza filmica (ma anche museale), radicalmente mutate con l’avvento dei dispositivi digitali portatili e connessi; nel linguaggio ordinario, “dispositivo” designa il setup di un’apparecchiatura e di una configurazione tecnica e tecnologica, più o meno complessa, fatta di meccanica, hard e software, formati, e, soprattutto, un piccolo apparecchio “smart”, esemplarmente un device mobile; ma anche le mascherine FFp2 sono strumenti o dispositivi medici monuso prescritti per prevenire la diffusione del COVID-19.

Il corso prenderà in esame tale molteplicità di significati e interpretazioni, ne discuterà la pertinenza semantica e la ricchezza metaforica per descrivere le possibili relazioni – strategiche e tattiche, utilitarie, narrative, creative e critiche – tra soggettività, istituzioni/piattaforme e nuove tecnologie, e si focalizzerà in particolare sugli utilizzi e i consumi ordinari (e amatoriali) di contenuti comunicativi digitali grazie agli smartphone, oggi i dispositivi più accessibili e familiari, usati e abusati.

Grazie ai molti materiali testuali – letterari, teorici e critici – e iconici – artistici e non, cinematografici e filmici, documentari, contenuti social etc. –, che saranno presentati e discussi, ma grazie anche alle verifiche pratiche e creative con gli studenti corsisti durante un workshop ad hoc, il corso aspira a fornire gli elementi e gli strumenti utili alla comprensione del dibattito estetologico contemporaneo su cell phone culture e comunicazione, media, network, assemblaggi e dispositivi.

METODI DIDATTICI

L’insegnamento si svolge nel I semestre del 2 anno e prevede un totale di 40 ore di lezione teoriche e metodologiche ed esercitazioni pratiche, workshop e seminari obbligatori per i corsisti, svolti con il supporto del Laboratorio di storytelling audiovisivo-LABSAV e tenuti anche da esperti e in cui vengono approfonditi casi esemplari e sono discussi gli elaborati richiesti alle studentesse e agli studenti frequentanti.

MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Con il supporto del LABSAV, ci saranno costanti verifiche intercorso, di gruppo e individuali, e, per le studentesse e gli studenti frequentanti, la realizzazione di un prodotto audiovisivo e di un elaborato testuale (come un paper per una rivista scientifica o un talk a un convegno), cui verrà data una valutazione qualitativa e quantitativa di cui si terrà debitamente conto nell’esame orale finale con voti in trentesimi.

TESTI DI RIFERIMENTO

CORSISTI (ws obbligatorio)

- Gilles Deleuze, Che cos’è un Dispositivo?, Cronopio 2007 [1988]

- Giorgio Agamben, Che cos’è un Dispositivo, Nottetempo 2006

- Francesco Casetti, Galassia Lumière, Bompiani 2012, Cap.3


IN BASE ALL'AREA TEMATICA SCELTA PER IL WS, 1 TRA
- Kaya Barry, Unsettling the aesthetics of air travel through participatory tourist photography, Tourist Studies 2021, 21(3), pp. 404-423

- Eleftheria J. Lekakis, Culture jamming e brandalismo per l'ambiente: La logica dell'appropriazione, Popular Communication - The International Journal of Media and Culture, 2017, 15(4), pp.1-18

- André Parente et Victa de Carvalho, Cinema as dispositif: Between Cinema and Contemporary Art, Cinémas, 19(1), 2008, pp.1-20

- Raffaele Pavoni, Pratiche hacking museali come appropriazione di spazi pubblici, Scenari, 2019, 11(2), pp.1-15

NON CORSISTI ED ERASMUS

- Ruggeri Eugeni, Che cosa sarà un dispositivo. Archeologia e prospettive di uno strumento per pensare i Media, in Jean-Luc Baudry, Il Dispositivo. Cinema, Media, Soggettività, LA SCUOLA 2017, pp. 5-43

- Fulvio Carmagnola, Dispositivo. Da Foucault al Gadget, MIMESIS 2015

- Gilles Deleuze, Che cos’è un Dispositivo?, Cronopio 2007 [1988]

- Giorgio Agamben, Che cos’è un Dispositivo, Nottetempo 2006

- Francesco Casetti, Galassia Lumière, Bompiani 2012, Cap.1, 3

1 A SCELTA TRA

- Imanuel Shipper, From Flâneur to Co-producer: The Performative Spectator, in Martina Leeker, Imanuel Schipper, Timon Beyes (eds.), Performing the Digital. Performativity and Performance Studies in Digital Cultures, Transcript Verlag 2017, pp.191-209

- Michele Bertolini, Device, in INTERNATIONAL LEXICON OF AESTHETICS, 2018

URL = HTTPS://LEXICON.MIMESISJOURNALS.COM/ARCHIVE/2018/AUTUMN/DEVICE.PDF

- Edgar Gómez Cruz, Photo-genic Assemblages, in EDGAR GÓMEZ CRUZ, ASKO LEHMUSKALLIO (EDS), Digital Photography and Everyday Life, ROUTLEDGE 2016, pp.228-242

- Diego Cavallotti, Simone Dotto, Le Dispositif introuvable as an epistemic Tool for Media Description and Analysis, in Diego Cavallotti, Simone Dotto, Leonardo Quaresima (EDS.), A History of Cinema without Names/2, MIMESIS 2016, pp.253-260